Affluenza da record per la mostra a Palazzo Ducale. In poco più di due mesi superate le 100mila visite. Ecco le opinioni di chi l'ha visitata.
La mostra Van Gogh e il viaggio di Gauguin a Palazzo Ducale ha inaugurato il 12 novembre scorso, e in poco meno di due mesi ha registrato più di 100mila visite: un record, dovuto non solo alla portata delle opere in esposizione, ma anche all'allestimento del curatore Marco Goldin.
Il filo conduttore della mostra è il viaggio, interpretato attraverso le opere di Van Gogh - tra cui Il seminatore, Scarpe, il celebre Autoritratto al cavalletto e Campo di grano con corvi - e del dipinto forse più famoso di Gauguin - Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? - oltre che da molti altri esponenti della pittura americana tra cui William Turner, Mark Rothko, Winslow Homer e Caspar David Friedrich. Noi di mentelocale.it abbiamo intervistato i visitatori all'uscita della mostra, quando colori e sensazioni sono ancora freschi negli occhi e nel cuore, per raccoglierne le impressioni.
La giornata è decisamente fredda, nonostante splenda il sole, e sono in tanti ad approfittarne per visitare l'esposizione. La prima persona che incontriamo è Fernanda, 59 anni, di Livorno: «Sono partita apposta per vedere questa mostra, una volta scesa dal treno sono venuta direttamente qui». E ne è valsa la pena? «Assolutamente sì, non avevo mai visto tanti quadri di Van Gogh tutti insieme. Mi è piaciuto molto anche Turner, l'avevo già visto alla Tate Gallery di Londra».
Simone, 28, e Maddalena, 26, sono venuti carichi di aspettative per la parte dedicata a Gauguin: «La mostra è molto bella, anche se ci aspettavamo di trovare più opere di Gauguin. Però in questo modo si apprezza maggiormente l'opera singola». Bruno, 40 anni, dice di non essere un appassionato, ma che rivedrebbe volentieri la mostra una seconda volta: «Mi è piaciuta molto, in particolare il modo in cui la luce è stata utilizzata per far risaltare i dipinti». Anche a Laura, 45 anni, la mostra è piaciuta tanto, ma muove una critica: «Mancano un po' di punti in cui sedersi, per riposarsi e contemplare le opere. Ma il tema del viaggio lo trovo azzeccatissimo e molto interessante».
«Io sono rimasta incantata - dice Agnese, 31 anni - ho trovato molto evocativo l'allestimento: sembra davvero di essere guidati in un viaggio nel mondo degli artisti. L'opera di Gauguin, immersa nel buio, è impressionante». Caterina, 39, e Filippo, 45, sono arrivati a Genova da Torino con i figli di 6 e 8 anni per vedere la mostra: «Ne abbiamo approfittato per prenderci una pausa dal lavoro e passare una notte fuori - dice Filippo - Oltre alla mostra, che è piaciuta tanto sia a noi sia ai bambini, abbiamo visitato anche il centro storico». Anche i saldi esercitano la loro attrattiva, come ci confida Caterina: «Io ne approfitto per fare un giro per negozi, in via XX Settembre ne ho visti parecchi interessanti».
Elena, 23 anni, non ha invece apprezzato la gestione dell'opera magna di Gauguin: «La mostra è molto bella, così come gli stralci del libro sulla mostra, ma trovo che il quadro di Gauguin sia stato penalizzato. Non riesci e vederlo nella sua interezza in nessun punto della sala». Lorenzo, 32 anni, si è goduto la mostra, ma ha un'osservazione da fare: «Mancano totalmente le didascalie in inglese, e trovo che questa sia una grave mancanza per una mostra che attira visitatori a livello internazionale».
C'è poi chi non è uscito contento: «Devo dire che mi aspettavo di più - dice Mirella, 62 anni - Non ci sono molte opere, e ho trovato poco materiale descrittivo ed esplicativo». Il figlio Marco, 34, è d'accordo, e aggiunge: «Hanno fatto tanta pubblicità, mi aspettavo facessero le cose più in grande».
Anche Giacomo, 27 anni, non è troppo soddisfatto: «La mostra è molto ricca, ma mi ha dato l'impressione di un eccesso di stimoli: troppe opere differenti, il filo conduttore mi è parso un po' troppo difficile da afferrare. E poi ci sono alcune cadute di stile, come la capanna di Gauguin e il plastico del giardino di Monet».
Infine incontriamo Alex, 27 anni, e Theresa, 25. Sono tedeschi, e stanno attraversando l'Italia in treno e hanno fatto tappa a Genova: «Quando abbiamo sentito della mostra - ci spiega in inglese Alex - abbiamo deciso di fermarci un giorno in più per visitarla. È davvero bella, non ha niente da invidiare ad altre esposizioni internazionali».
Van Gogh e il viaggio di Gauguin rimarrà a Palazzo Ducale fino a domenica 15 aprile ma, dato il successo della mostra, ci si prospetta una proroga fino a martedì primo maggio. ( Fonte: www.mentelocale.it)
Autore: Andrea Francesca Barsanti