Bamberga, nel cuore della Germania, è un luogo dove si respira l’atmosfera magica dell’Avvento. A soli 60 chilometri dalla più conosciuta Norimberga, celebre per il mercato natalizio, Bamberga ha il vantaggio di essere una delle poche città tedesche uscita quasi indenne dalla Seconda guerra mondiale. Dal romanico in poi, ogni stile architettonico è presente in città: palazzi e chiese di un centro storico che è entrato a far parte del patrimonio Unesco, sono lo scenario ideale per seguire il Krippenweg, il sentiero dei presepi (dal 26 novembre al 6 gennaio). Ci sono una quarantina di scene ispirate alla Natività sparse fra edifici religiosi, residenze pubbliche e private, musei, piazze, strade. Si va dalle miniature alle scene a grandezza naturale, con l’impiego dei più svariati materiali, dal legno alla ceramica, dalla porcellana ai tessuti.
Fra i luoghi che ospitano i presepi ci sono anche molte delle principali attrazioni turistiche della città. Come la fortezza dell’Altenburg che domina Bamberga da una collina posta a sud-ovest del centro. Dall’ex residenza dei principi-vescovi si gode uno dei migliori panorami sul centro storico che è uno dei gioielli della Franconia e dell’intera Germania. All’interno si può ammirare un presepe con i personaggi che indossano i costumi della tradizione francone.
Ridiscesi nella città bassa (Unterstadt), su un isolotto formato da due ramificazioni del fiume Regnitz, si incontra l’Altes Rathaus, il vecchio municipio. Ha l’aspetto di un vascello rococò, decorato da fastosi affreschi che sembra resistere alla corrente impetuosa del fiume. Il presepe è costituito da figurine barocche in porcellana che appartengono alla collezione Ludwig. Dall’Untere Brücke si ha una bella veduta sulle vecchie case di pescatori che formano il quartiere della Klein Venedig, ovvero la piccola Venezia. Questione di acque, canali, barche a fondo piatto e piccoli attracchi privati: tutto molto pittoresco, senza essere “finto”, perché qui, in queste belle case a graticcio, la gente del posto continua a viverci. A Bamberga i paragoni si sprecano: oltre ad essere paragonata alla città lagunare, può anche vantarsi di venir considerata la “Roma della Franconia”, perché è costruita su sette colli, come il modello a cui si ispirò l’imperatore Enrico II nell’XI secolo. Per continuare a seguire la via dei presepi ci si arrampica sulla principale di queste colline, la più famosa e la più santa, perché ospita la splendida cattedrale, il Dom. Costruita sul modello delle cattedrali imperiali renane, l’edificio – consacrato nel 1012 ma ricostruito nel Duecento a seguito di un incendio – mostra il momento di transizione dal romanico al gotico di ispirazione francese. Ma il Dom è soprattutto un grande museo di sculture.
Si può iniziare dai portali come il Fürstenportal, sul lato nord della navata, e il Marienportal che rappresenta la Madonna con Gesù che vengono adorati dai patroni San Pietro e San Giorgio, dai fondatori e dai costruttori della chiesa. All’inizio della navata centrale c’è la tomba di Enrico II e della moglie Cunegonda realizzata nel 1513 da Tilman Riemenschneider. La statua certamente più famosa è quella che rappresenta il misterioso Bamberger Reiter, il cavaliere di Bamberga, personaggio a cavallo risalente al 1230 circa. In epoca nazista fu accolta l’idea che si trattasse di un imperatore tedesco e la statua divenne il simbolo dell’armonia ariana e utilizzato come strumento di propaganda. Il motivo per cui il Dom si inserisce nel tema del “sentiero dei presepi” è l’altare della Natività che si trova nel transetto sud. E’ uno dei capolavori di Veit Stoss, che lo realizzò in legno di tiglio già ottantenne a Norimebega su commissione del figlio, priore carmelitano della città. Quando questi fu cacciato dall’avvento della Riforma, l’altare fu spostato a Bamberga nel 1543. Il tour della Cattedrale può essere completato con la visita del Museo Diocesano dove si ammirano figure del presepe dall’epoca barocca a quella moderna.
Ridiscesi nella città bassa e attraversati i due rami del fiume Reignitz su uno dei diversi ponti, si deve fare ancora una sosta nella graziosa Schillerplatz. Qui, al numero 26, c’è la casa-museo dove visse per cinque anni, il poeta, compositore, direttore d’orchestra e regista teatrale Ernst Theodor Amadeus Hoffmann. Calarsi nelle atmosfere fantastiche dei racconti dello scrittore, una delle figure più importanti del romanticismo tedesco, è il modo migliore per entrare nel clima natalizio in Germania. ( Fonte: www.lastampa.it)
Autore: Dario Bragaglia