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CLUB ANDARE IN GIRO

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" Nelle valli cuneesi i paradisi del fondo" di Rosalba Graglia

Pubblicato da oleg su 29 Dicembre 2012, 12:21pm

Tags: #Piemonte

http://viaggi.lastampa.it/fnts/viaggi-lastampa/immagini/resized/b/a/bagni-di-vinadio-nel-borgo-della-valle-stura-passa-un-anello-di-circa-20-chilometri-dove-si-allena-anche-stefania-belmondo_310875_407x229.jpgLo sci al tempo della crisi sceglie il fondo. Sostenibile dall’ambiente, ma anche dal portafoglio. Zero impianti di risalita, attrezzatura essenziale e facilmente noleggiabile, e location in vallate autentiche e poco glamour, niente social-sci 2.0 ma silenzi, ritmi tranquilli e costi contenuti.

Le valli del Cuneese sono una destinazione perfetta. Sono le montagne della campionessa olimpica Stefania Belmondo e di quelle sei ragazze di Limone - le chiamavano «le cavallette» - che negli Anni 50, non ancora ventenni, vinsero tutto quello che c’era da vincere nello sci nordico ma non arrivarono mai alle Olimpiadi del 1960: il fondo non era un business, e vennero sacrificate ai successi della discesa. Le piste di Panice dove si allenavano «le cavallette» sono rimaste le stesse, 8 km fascinosi lungo il torrente, verso la borgata e la chiesetta di San Pancrazio.

Se Limone è una destinazione ben conosciuta, le altre valli sono più selvagge e discrete, fra tradizioni occitane e qualche inaspettato tesoro d’arte. In Val Maira (www.valligranaemaira.it) uno dei percorsi di fondo più scenografici, 44 km, da Ponte Marmora sale fino a Prazzo e poi ad Acceglio e a Chiappera, fra le montagne che qualche anno fa sono state location del film di culto Il vento fa il suo giro e sono rimaste così, un po’ ruvide e defilate. E votate alla cultura d’oc. A Stroppo, 65 residenti, Lou Sarvanot (www.lousarvanot.it) è stato un pioniere del revival della cucina occitana, oltre 23 anni di militanza (e ora è anche azienda di produzione di genepy e caseificio). Da qui la strada costellata di borgate fuori dal tempo e case di pietra diventate b&b di rustica accoglienza, sale ad Elva - 20 residenti d’inverno - raccolta attorno alla parrocchiale romanica dell’Assunta affrescata dal fiammingo Hans Clemer, il Maestro d’Elva (e aperta tutto l’anno, le chiavi le tengono alla Locanda Occitana proprio di fronte). E c’è da vedere anche il museo dedicato ai cavié, i raccoglitori di capelli dell’800, nella Casa della Meridiana. La pista di fondo quest’anno sarà battuta solo in parte, ma per le passeggiate con le ciaspole gli scenari sono perfetti (la prossima è organizzata il 13 gennaio, da Serre al colle delle Cavalline). Proprio accanto, in Valle Grana, un’altra pista amata dai fondisti. E’ il tracciato di Gravires lungo le due sponde del torrente Grana, fino alla frazione antica di Chiappi di Castelmagno: 4 chilometri su a 1650 metri, tranquillità assoluta, il santuario di San Magno da vedere (basta contattare don Ezio, tel. 0171.695038) e ravioles e poulento al Castelmagno da gustare all’albergo La Font, in una bella casa del ‘600 che è anche punto informazioni sulle piste e per il noleggio degli sci (www.castelmagno.is.it/ hotel.php)

In Valle Stura (le valli cuneesi sono una accanto all’altra, ed è facile fare zapping tra le piste) il fondo è di casa. La Belmondo è nata qui e vive a Pontebernardo, frazione di Pietraporzio.

E capita spesso di incontrarla sulle piste di fondo ai piedi delle strapiombanti pareti delle Barricate, 18 km totali, come sull’anello di Strepeis, ai Bagni di Vinadio, 20 km solitari fra boschi e paesaggi di intatta bellezza, fin su alla borgata antica di San Bernolfo. Le acque sulfuree della zona le avevano scoperte già i soliti antichi romani, oggi c’è un centro termale un po’ fané, ma i vapori della piscina di acqua calda in mezzo alla neve sono un bello spettacolo (e pattinare sulla pista di ghiaccio dentro il forte albertino di Vinadio è un piacere in più). Più in basso la Valle Stura ha altre grandi piste di sci nordico, omologate dalla Fisi: tra Festiona, Bergemolo e Aisone sono quasi 80 km di tracciati, compreso lo spettacolare anello (42 km) della Promenado, dove il 20 gennaio, neve permettendo, si correrà la gran fondo di sci nordico (www.vallestura.net).

Fondo e natura protetta sono il leit-motiv della valle confinante, la Valle Gesso, ex riserva di caccia di Casa Savoia e oggi Parco delle Alpi Marittime. Entracque, la piccola capitale della valle, una manciata di chiese e cappelle del ‘600 e ‘700, case colorate e piazzette di pavé, offre quasi 40 km piste, scenario di gare importanti, fra gli splendidi paesaggi naturali del parco (www.entracque.org - www.parcoalpimarittime.it). Che ospita pure il centro faunistico Uomini e lupi (aperto tutti i giorni fino all’Epifania, e poi tutte le domeniche) e invita ad andare sulle tracce del lupo in compagnia dei guardaparco. Sabato prossimo sono organizzati una passeggiata con le ciaspole di giorno, lungo il fiume, e un itinerario “da lupi” con la luna piena, dalla frazione Trinità al ponte medievale del Suffiet, in compagnia di una guida naturalistica e del musicista occitano Davide Uziard, con cena tipica al ritorno alla Locanda del Sorriso, il tutto a 25€. Sostenibile persino in tempi di crisi.
Fonte: http://viaggi.lastampa.it/articolo/nelle-valli-cuneesi-i-paradisi-del-fondo
"In Valle Gesso c’è il Parco delle Alpi Marittime in quella che era la riserva di caccia dei Savoia"

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