RIVIERA DI ULISSE 16 – 22 AGOSTO 2021
SCHEDA VIAGGIO E PROGRAMMA
*** Lunedì 16 Agosto
*** Lodi – Latina ( km. 627 complessivi)
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Partenza da Lodi alle ore 7.00 Parcheggio Centro Commerciale My Lodi ( Vecchia Coop, in prossimità sede Zucchetti)
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Da Codogno ore 6.20
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Da Casalpusterlengo ore 6.30)
*** Pausa pranzo: Arezzo
*** Arrivo a Latina ( Hotel**** Europa) nel pomeriggio
*** Cena presso Ristorante Cristal all'interno dell'Hotel****
*** Martedì 17 Agosto
Il Giorno della Memoria
*** Colazione in Hotel
*** Latina – Anzio – Nettuno – Sabaudia – Latina
Partenza h. 8.45 . Km. 102 ( complessivi)
Anzio
Cimitero Inglese di Anzio: Un luogo che trasmette, nella disposizione delle croci marmoree e nella cura dei suoi giardini, una sensazione di tranquillità e rispetto per coloro che negli orrori della guerra persero la vita. In totale il Cimitero Inglese ospita ben 1.056 Caduti di cui 1.053 Inglesi, 1 canadese, 1 neozelandese ed 1 sudafricano.
Nettuno
Cimitero Americano di Nettuno: Il cimitero e sacrario americano di Nettuno per i caduti della Sicilia a Roma nacque come cimitero temporaneo di guerra due giorni dopo lo sbarco alleato ad Anzio e Nettuno. Dal 1956 è divenuto permanente e della sua manutenzione nonché amministrazione si occupa la Commissione Americana per i Monumenti di Guerra con sede a Washington. Un posto suggestivo e di elevato interesse storico che permette all'uomo di meditare sulla spaventosa crudeltà delle guerre e sulla loro ingiustizia
A Nettuno riposano 7.862 soldati.
Il Borgo di Nettuno
La parte vecchia di Nettuno, il vero Centro Storico del borgo marinaro, si trova a picco sul mare. Oltre alle case di molti residenti, tra i vicoletti e le piazze suggestive si trovano anche palazzi storici, come il Palazzo Baronale, il cui ingresso è in Piazza Marconi. Nell'antichità il Borgo Medioevale avrebbe rappresentato la parte più antica di Antium ed unica sopravvissuta alla distruzione. Passeggiando per il borgo, si può notare che le case a piano terra sono molto più antiche di quelle ai piani superiori.
*** Pranzo libero a Nettuno
*** Nel pomeriggio: Sabaudia e la Duna Litoranea del Parco Nazionale del Circeo
Sabaudia
Città nata nel 1934 insieme al Parco, sorge sulla sponde del Lago di Paola, nel cuore del Parco Nazionale del Circeo.
Il Centro conserva interessanti aspetti architettonici che ne fanno uno dei migliori esempi dell'architettura razionalista italiana. Le forme lineari e sobrie degli edifici, le ampie strade, le piazze aperte e luminose di questa Città sono meta e oggetto di studi da parte di architetti ed urbanisti di ogni parte del mondo.
La Città è stata costruita intorno alla Piazza del Comune. Qui si trova il Municipio la cui torre, alta ben 42 metri, è riferimento per gli abitanti in tutto il territorio circostante.
La Duna Litoranea di Sabaudia, una Mezzaluna ricca di vita
Lungo la costa, dalle falde calcaree del Promontorio e per 25 Km verso nord, fino a Capo Portiere, si sviluppa la Duna Litoranea del Parco Nazionale del Circeo, con la sua caratteristica forma a mezzaluna.
La spiaggia è formata da sabbie sottili e alle sue spalle si innalza il cordone dunale, che raggiunge altezze anche di 27 metri.
Le alte temperature, le lunghe siccità, il terreno poco fertile e i forti venti rendono difficile la sopravvivenza delle specie vegetali, che hanno dovuto sviluppare particolari adattamenti.
Il versante lato mare, fortemente esposto al vento carico di salsedine, è caratterizzato da vegetazione alofila, mentre il versante interno, protetto dai venti marini, è caratterizzato dalla macchia mediterranea, che ospita una ricca e fuggevole fauna.
La sommità della Duna è percorsa da una strada che, nel tratto in corrispondenza del lago dei Monaci, è percorribile solo a piedi o in bicicletta.
Nel periodo estivo la fascia costiera è frequentata da migliaia di turisti per le ampie spiagge e lo splendido mare, ma è in primavera il momento in cui la Duna ci mostra il suo lato più spettacolare: la rigogliosa fioritura la trasforma in un mosaico multicolore in cui brillano il giallo delle Leguminose e il rosa della Silene, che ci inebriano con i loro profumi. In ogni periodo dell'anno comunque la Duna è il luogo ideale per fare incontri emozionanti con la fauna che popola la zona costiera.
Con il suo territorio sabbioso ricco di piante ed animali in perenne balia del vento, del mare e dell'uomo, la Duna è un ambiente molto fragile: non invadere i suoi spazi e utilizzare sempre le passerelle in legno per muoversi all'interno di essa, è la prima regola per rispettare e preservare questo piccolo angolo di paradiso in terra.
*** Rientro in Hotel**** in serata
*** Cena presso Ristorante Cristal all'interno dell'Hotel****
*** Mercoledì 18 Agosto
Alla scoperta delle Perle della Riviera di Ulisse:
Gaeta
*** Colazione in Hotel
*** Latina – Gaeta - Latina
Partenza h. 8.30 - Km. 150 ( complessivi)
Escursione con guida nella mattinata. Pomeriggio libero
Gaeta
Nell’estremità meridionale della Riviera d’Ulisse, ai piedi del Monte Orlando, dove si estende l’ampio golfo omonimo, sorge Gaeta, le cui origini rimandano ad epici miti. Il Borgo custodisce un patrimonio storico e architettonico di primo piano.
Percorrendo le vie del centro storico di Gaeta, caratterizzato dall’eterogeneità dei monumenti e degli edifici, si ha la sensazione di camminare attraverso la travagliata storia della cittadina. In essa, infatti, si fondono imponenti strutture come il Castello Angioino – Aragonese che domina il Golfo di Gaeta, con modeste abitazioni antiche e moderne, edificate lungo strette vie. Monumentali chiese rinascimentali e medievali convivono poi con templi cristiani più modesti ma pur sempre vetusti, che talvolta paiono voler aprire le porte al mare.
Il Monte Orlando, posto a sud della penisola gaetana, è un luogo dai mille aspetti e avvolto da antiche leggende. In esso si estendono intricati boschi di lecci che lasciano il posto, nel versante più soleggiato, a lunghe distese di macchia mediterranea e ginestre che, nelle stagioni più calde, ammantano d’oro il promontorio.
Vi si snodano interessanti itinerari che conducono a numerose rovine e al solenne Mausoleo di Lucio Munazio Planco (del 22 a.C.). Qui si ergono alte e terrificanti le falesie, mentre il mare cristallino penetra in un spettacolari cavità. Un territorio, quindi, dove si sposano perfettamente storia, leggenda e natura, creando una suggestiva commistione che, sin dai tempi dei romani, ha reso questo luogo la meta prediletta di molti viaggiatori.
Passeggiando lungo il porto di Gaeta si scorge una graziosa chiesetta risalente al X secolo: la Chiesa di S. Giovanni a Mare, la cui peculiarità è legata a una suo particolare passato. Infatti, in tempi passati, la barca era l’unico mezzo per raggiungere questa chiesa. Questa, quindi, soggetta a frequenti allagamenti, dovuti alle forti mareggiate, rischiava il ristagno delle acque che vi penetravano. Così, per risolvere questo problema, il pavimento fu disposto con una forte inclinazione verso la porta maggiore. Il pavimento, è ancora del tutto visibile.
Della Cattedrale di Gaeta, dedicata a Sant’Erasmo, di cui conserva il corpo nella cripta, edificata tra il X ed il XI secolo, è particolarmente interessante l’interno dell’atrio del suo campanile, in stile arabo-normanno, ornato da emblematiche sculture. Due singolari bassorilievi raffigurano, infatti, una sorta di mostri marini, dai denti aguzzi e l’aria feroce, chiamati i “pistrici”: uno inghiotte Giona e l’altro lo rigetta. Curiosamente la stessa rappresentazione è dipinta anche sulle volte della cripta di San Magno, nel duomo di Anagni.
Una delle attrazioni più belle che si possono visitare a Gaeta è si trova in una delle tre strette fenditure di Monte Orlando. Si tratta di un enorme antro naturale, caratterizzato da un’altissima volta: la Grotta del Turco. Ad essa si accede attraverso una vertiginosa scalinata sita nei pressi dell’ingresso del Santuario della Montagna Spaccata. Man mano che si scende fino alla sua base, la grotta si apre in tutta la sua magnificenza. Penetrata dalle acque turchesi del mare, deve il suo nome ai pirati Saraceni che, nel IX secolo, durante le scorribande ai danni del Ducato di Gaeta, erano soliti ripararsi nelle spaccature del promontorio.
La visita al Santuario della Montagna Spaccata e alla Montagna Spaccata sono libere e seguono i seguenti orari:
Tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:30. La visita alla Grotta del Turco è a pagamento ed è regolata dagli stessi orari.
Pranzo libero a Gaeta
*** Rientro in Hotel**** nel tardo pomeriggio
*** Giovedì 19 Agosto
Alla scoperta delle Perle della Riviera di Ulisse:
Sperlonga
*** Colazione in Hotel
*** Latina – Villa di Tiberio - Sperlonga - Latina
Partenza h. 8.30 - Km. 120 ( complessivi)
Escursione con guida nella mattinata. Pomeriggio libero
Sperlonga
Sperlonga è uno dei borghi più belli e rinomati del litorale laziale. Grazie al suo suggestivo centro storico e dal classico aspetto mediterraneo le ha permesso di essere inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia. Questo splendido borgo balneare si trova in provincia di Latina la sua posizione caratteristica e affascinante è data dal fatto di trovarsi su uno sperone di roccia che si protende verso il mare.
Il territorio circostante è perlopiù pianeggiante e alle spiagge dalla sabbia fine e bianca, si alternano speroni di roccia che precipitano verso il mare, formando meravigliose calette che spesso non sono raggiungibili a piedi ma solo in barca. Queste suggestive formazioni si possono ammirare, percorrendo la zona più a sud della cittadina in direzione del promontorio di Gaeta.
La fama di Sperlonga è cresciuta grazie anche all’apertura della litoranea Flacca e dalla scoperta della Villa di Tiberio. Nel corso del tempo ha subito notevoli modifiche al suo assetto urbano così da renderlo più accogliente e ordinato. Le spiagge presenti sono attrezzate con servizi turistici e strutture ricettive in modo da poter accogliere un maggior numero di turisti e offrire loro una varietà di servizi adatti per ogni età.
Il suo aspetto classico delle località balneari con piccole case bianche vicoli stretti offre al turista la possibilità di immergersi nelle più classiche e intense atmosfere mediterranee.
Sperlonga conserva, inoltre, architetture religiose, civili e militari e anche un importante sito archeologico. Tra le architetture religiose possiamo visitare la Chiesa di Santa Maria che venne menzionata per la prima volta nel 1135 ed è composta da due navate con matronei.
All’interno è possibile vedere una tela che raffigura la Madonna Assunta posta sull’altare maggiore mentre nella cappella del presepe è possibile ammirare la statua lignea di San Leone Magno. Tra gli edifici civili vale la pena menzionare il Palazzo Sabella che nel 1379 ospitò l’antipapa Clemente VII.
Data la sua posizione, nel territorio di Sperlonga furono costruite varie torri di avvistamento tra cui la Torre Centrale detta anche Torre Maggiore che costituivano un sistema più ampio di strutture difensive realizzato nel corso del XVI secolo. Altre torri che possiamo trovare nei dintorni sono la Torre Truglia edificata nel 1532 costruita sulla punta del promontorio dove sorge il paese, la Torre del Nibbio inclusa in un castello baronale vicino alla piazzetta centrale del paese e infine la Torre di Capovento a circa 3 km a sud dell’abitato, anch’essa realizzata nel 1532.
Il sito archeologico più importante che troviamo vicino Sperlonga, e che ha dato grande impulso al turismo della zona, è la Villa di Tiberio.
La Villa costituisce un allargamento di una precedente villa risalente al periodo tardo repubblicano; gli ambienti interni sono disposti intorno ad un portico e qui si trova anche una grotta naturale già nota agli archeologi nel 1908.
*** Pranzo libero a Sperlonga
*** Rientro in Hotel**** in serata
*** Venerdì 20 Agosto
Parco Nazionale dei Monti Lepini e i suoi Borghi
*** Colazione in Hotel
*** Latina – Abbazia di Valvisciolo – Sermoneta – Abbazia e Borgo di Fossanova - Latina
Partenza h. 8.30 . Km. 102 ( complessivi)
Escursione con guida
Posta su un poggiolo ai piedi del Monte Corvino e dedicata al protomartire Santo Stefano, l’Abbazia di Valvisciolo è tra i monumenti italiani che conservano le tracce più evidenti e misteriose del passaggio dei Templari. Secondo la tradizione, il complesso, caratterizzato dall’austero stile gotico-cistercense, fu fondato nel VIII secolo dai monaci greci basiliani di San Nilo, attivi già a Grottaferrata.
Sermoneta
Posta alle pendici dei Monti Lepini, Sermoneta è uno tra i borghi medievali più affascinanti del Lazio. Vi si accede salendo direttamente dalla Pianura Pontina, per una strada che man mano che sale offre panorami sempre più ampi: il Borgo appare d’un tratto bellissimo, completamente circondato da poderose mura e tutto arroccato, sul suo colle d’ulivi, attorno ad un imponente Castello.
Erede, secondo la tradizione, dell’antichissima città di Sulmo, le origini dell’odierna Sermoneta risalgono però all’Alto Medioevo. Infatti, in questo luogo sicuro, lontano sia dalla costa, dilaniata dalle scorribande saracene, sia dalla pianura malarica, iniziò a svilupparsi un villaggio fortificato.
Da visitare: La Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Michele Arcangelo.
A parte i monumenti principali, comunque, c’è da dire che è senza dubbio lo stesso Centro Storico nella sua interezza a meritare una visita attenta: passeggiando nel dedalo dei suoi stretti (e a volte strettissimi) vicoli, tra antiche abitazioni in pietra calcarea, si possono ammirare elementi architettonici e decorativi di notevole pregio come bifore, stemmi, portali a bugnato, archi a tutto sesto e ad ogiva, loggiati e case-torri, ma anche edifici d’importanza storica ed artistica quali la Loggia dei Mercanti con le sue arcate, la rinascimentale Chiesa dell’Annunziata, il quattrocentesco Palazzo Comunale e la Sinagoga ebraica; dal Belvedere, di fronte alla pittoresca Via delle Scalette, si può ammirare un vastissimo panorama sulla piana sottostante e sul litorale pontino. Lungo le mura quattrocentesche, invece, è stato recentemente allestito un percorso pedonale, che si snoda piacevole tra ulivi e terrazzamenti.
Sermoneta e i Templari
Pochi sanno infatti che Sermoneta e il suo territorio custodiscono le tracce maggiori non soltanto della presenza dei Templari nel Lazio, ma anche della loro complessa dottrina misteriosofica. Ne sarebbero espressione i numerosi simboli riscontrabili nei suoi più importanti edifici sacri. Questi, infatti, sono quasi sempre caratterizzati da un’evidente impronta cistercense. Ordine, questo, notoriamente legato ai misteriosi monaci-cavalieri. Tra i segni più interessanti vanno annoverati almeno la “Triplice Cinta Druidica” e il celebre “Sator”. La prima si trova incisa un po’ ovunque nel paese e soprattutto sulle chiese di San Michele Arcangelo e dell’Annunziata e sulla Cattedrale di Santa Maria Assunta; il secondo si ammira graffito (assieme ancora alla Triplice Cinta) nel chiostro dell’Abbazia di Valvisciolo.
Simboli dalle origini remote e di derivazione probabilmente celtica, sul cui significato si èsempre discusso ed ancora si discute, pare che i Templari se ne servissero per “contrassegnare” i luoghi ai quali conferivano un’eccezionale valenza sacra e tellurica, selezionati secondo occulte conoscenze sulle energie della Natura. La presenza templare è avvalorata anche da vecchi racconti tramandati dalla tradizione locale, riguardanti soprattutto Valvisciolo: nei sotterranei dell’abbazia si troverebbe, infatti, il favoloso tesoro dei Templari (che qui sarebbe stato nascosto dai monaci-cavalieri alla fine del 1308, in seguito ai primi arresti in Francia da parte di Filippo il Bello), mentre la crepa visibile sull’architrave del portale confermerebbe la famosa leggenda medievale secondo cui, allorquando il 18 marzo del 1314 venne messo al rogo l’ultimo Gran Maestro Templare, Jacques de Molay, gli architravi di tutte le chiese templari si spezzarono.
In ogni caso, a parte gli elementi fiabeschi, è fatto risaputo che i Cavalieri del Tempio s’insediarono per un certo periodo a Valvisciolo, forse a cavallo tra XIII e XIV secolo, com’è provato dalla croce templare scolpita sulla sinistra dell’oculo centrale del rosone.
Abbazia e Borgo di Fossanova
L’Abbazia di Fossanova (il toponimo fossa nova è forse da porsi in relazione a sistemazioni idrauliche connesse al vicino fiume Amaseno), è uno degli esempi più significativi dell’arte gotico-cistercense in Italia. Costruita sui ruderi di una villa romana di età repubblicana, fu dapprima monastero benedettino e successivamente, per volere di Innocenzo II, fu concessa ai cistercensi che la edificarono nelle forme attuali.
La chiesa abbaziale, dedicata a S. Maria, fu consacrata da Innocenzo III nel 1208; raggiunse il massimo splendore durante tutto il XIII secolo, a partire dal secolo successivo comincerà un lento declino che terminerà nel XIX secolo con la trasformazione del complesso abbaziale in borgo rurale.
Il nucleo principale è costituito dalla Chiesa con il Chiostro su cui ruotano il Refettorio, la Sala Capitolare, l’Infermeria dei monaci e la Casa dell’Abate, dove morì San Tommaso d’Aquino nel 1274.
*** Rientro in Hotel**** nel tardo pomeriggio
*** Cena presso Ristorante Cristal all'interno dell'Hotel****
*** Sabato 21 Agosto
Mare … Mare … Mare ...
*** Colazione in Hotel
*** Latina – San Felice Circeo – Latina
Partenza h. 8.45 - Km. 68 ( complessivi)
Il Borgo di San Felice Circeo è una delle località balneari più visitate e frequentate del Lazio. Le principali attrazioni sono evidentemente legate al mare. Le spiagge, le grotte marine che si aprono lungo la costa meridionale del Promontorio del Circeo, le immersioni subacquee sono una delle tante offerte turistiche che rendono questo splendido borgo della costa laziale una meta da visitare e da ammirare.
Il Centro Storico di San Felice Circeo conserva anche alcune chiese come quella parrocchiale di San Felice Martire e di Santa Maria degli Angeli. All’interno sono custodite le reliquie di San Felice Martire patrono del Circeo. Fu costruita negli anni sessanta sullo stesso luogo dove era presente la Chiesa Vecchia, ormai demolita. In questo luogo sacro si celebrano le cerimonie religiose più importante del borgo: la Madonna Assunta in cielo e il patrono San Felice Martire, Santa Maria della Sorresca e San Rocco,
La Chiesa dell’Immacolata realizzata nel 1954 si trova in piazza Michele e Busiri Vici e custodisce la statua marmorea della Madonna Immacolata. Alcune delle ricchezze storiche, archeologiche e artistiche si trovano poco fuori il centro abitato in particolare in località “Crocette” dove sono visibile le antiche mura ciclopiche risalenti al V secolo a.C.
San Felice Circeo e i Templari
Dirigendosi verso il Centro Storico del borgo, che sorge nel quarto temperato dell’omonimo Promontorio, varcando la porta detta il “ Ponte”, perché un tempo dotata di ponte levatoio, si accede alla Piazza Vittorio Veneto, dove, lo sguardo viene immediatamente rapito dall’imponenza della Torre e del Convento Templare.
San Felice Circeo, già dipendente dalla precettoria di Santa Maria dell’Aventino in Roma, a seguito di un ordine di papa Gregorio IX, nel 1230 venne occupata dai Cavalieri dell’Ordo Militiate Templi, che presero in enfiteusi anche la zona del Lago di Sabaudia e la Chiesa di Santa Maria della Sorresca.
La storia della loro permanenza nella Rocca Circea è molto vaga, infatti vi è quasi una totale assenza di fonti che vi attestino il loro insediamento, e uno dei rari documenti è una bolla papale con la quale la Torre Circea nel 1259, e le zone limitrofe, passarono dall’Ordine dei Cavalieri del Tempio a Giordano Pironti.
Ma la bellezza di San Felice Circeo è la magia legata alle leggende e alla mitologia di Ulisse che unita alla natura e alle atmosfere mediterranee rendono il Borgo una meta tutta da scoprire a da visitare.
Da San Felice Circeo partono poi imbarcazioni ( capienza massima 8/12 persone) che offrono la possibilità di escursioni lungo la costa del promontorio del Circeo con la visita alle celebri grotte e insenature.
*** Rientro in Hotel**** nel tardo pomeriggio
*** Cena presso Ristorante Cristal all'interno dell'Hotel****
*** Domenica 22 Agosto
*** Colazione in Hotel
**** Latina – Lodi ( km. 627 complessivi)
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Partenza da Latina alle ore 9.30
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Soste tecniche durante il percorso. Arrivo a Lodi in serata