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Cannes è glamour, frizzante e sfavillante … la Croisette, un mondo luccicante fatto di ostriche e champagne, boutique lussuose e serate mondane. Bastano però quindici minuti di traghetto per trovarsi catapultati in un mondo in cui la Natura ci impone, di nuovo, i propri cicli vitali.
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E' questo il Mondo delle Îles de Lérins.
Sainte Marguerite
Si sbarca nel minuscolo porto di Sainte Marguerite, la maggiore delle due isole. La si può esplorare soltanto a piedi: si tratta infatti di un’ex base militare, protetta, verdissima, dove non solo non possono circolare auto e scooter, ma neppure le biciclette. Due ore sono sufficienti per la visita. Si può iniziare incamminandosi lungo lo sterrato colorato dalle bouganvilles e profumato dagli oleandri, imbattendosi qua e là nelle case dei circa dieci abitanti che la popolano e negli unici due ristoranti presenti. Nessun albergo, nessun negozio.
Monumentale è Fort Royal, una maestosa cittadella militare fatta edificare dal Cardinale Richelieu nel XVII secolo, affacciata sul mare con una vista spettacolare. All’interno, un insieme di edifici, stradine e grandi piazze con gli antichi pozzi al centro, ancora ben conservati.
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Si ha la sensazione di trovarsi in un paese fantasma, e forse è proprio così. Perché a questo punto riaffiora la leggenda. L’unico edificio dove c’è gran movimento è, infatti, la vecchia prigione di stato, dove per undici anni fu rinchiusa la celeberrima Maschera di Ferro, il misterioso personaggio reso celebre da Voltaire e da Dumas, la cui identità è da sempre avvolta nel mistero proprio per la maschera che impediva a chiunque di vederne il volto. La leggenda racconta che si trattasse nientemeno che del fratello gemello di Luigi XIV, che lo fece imprigionare, si proprio il fratello gemello, in questo angolo, allora, sperduto di Francia. Tant’è che in quella cella, ora completamente spoglia, si nota effettivamente qualcosa che la rendeva un po’ più confortevole delle altre: i resti di un bagno rudimentale, di un caminetto e di alcuni affreschi che decoravano le pareti. Pare che all’epoca ci fossero anche mobili, tendaggi e tappeti. Chissà…
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Nell’altra ala dell’edificio ha sede invece il piccolo Museo del Mare, costruito sulla fondamenta delle vecchie cisterne romane ancora visibili. Raccoglie tutto quanto è stato trovato nei fondali in tempi antichi a testimonianza di una vivace attività commerciale: una quantità di anfore e parecchi generi di consumo, come nocciole, datteri, olio e farina.
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Si lascia il fascinoso Fort Royal per dirigersi verso la parte più verde dell’isola. Ci si addentra tra i boschi di pini e eucalipti popolati da farfalle e cicale, che si fondono con incantevoli spiaggette rocciose, orlate da pini marittimi, per ritrovarsi, poi, allo stagno di Batéguier, con la sua riserva ornitologica che accoglie diverse specie di uccelli migratori.
Poi, dietro l’ennesima curva, la sorpresa: da un lato uno scorcio da cartolina su Cannes, dall’altro ecco apparire l’altra isola dell’arcipelago, Saint Honorat, un lembo di terra lungo e stretto, tre volte più piccolo di Sainte Marguerite. Purtroppo le due isole non sono collegate tra loro.
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Saint Honorat
Occorre tornare a Cannes e riprendere il traghetto, ma è impossibile resistere alla tentazione di visitarla.
Altri quindici minuti di mare e voilà … si sbarca a Saint Honorat, minuscola isola caratterizzata da una lussureggiante vegetazione fatta di pini marittimi, di proprietà dei monaci cistercensi che vi producono, fin dal IV secolo d.C, liquori e vini bianchi e rossi.
Anche qui, ovviamente, regna la tranquillità più assoluta, tanto che chi ha voglia di trascorrere qualche giorno di raccoglimento e ritiro spirituale, può anche dormire nella foresteria del monastero e condividere la vita e l’attività quotidiana dei cistercensi.
Come raggiungere le Îles de Lérins : con i traghetti Horizon, Trans Cote d’Azur e Riviera Lines, ogni mezz’ora da Cannes, euro 13,50 a/r ( orari e prezzi da verificare sul posto)
Dove mangiare: A Sainte Marguerite nei due ristoranti sul mare La Guerite e L’escale; a Saint Honorat al ristorante La Tonnelle, che propone anche vini e liquori dei monaci-
Info:
Cannes e Îles de Lérins
Atout France
Comitè Rregional du Tourisme Riviera Cote D’Azur
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