L’incantevole borgo di Asolo è un piccolo gioiello della Pedemontana Trevigiana, la striscia collinare che fa da cerniera tra la piatta campagna della pianura veneta e i rilievi delle Prealpi Bellunesi. Di origine paleoveneta, Asolo divenne un centro importante in epoca romana e secoli più tardi fu il rifugio prediletto di artisti, intellettuali e nobili desiderosi di pace e bellezza. Il poeta Giosuè Carducci la definì “ Città dei Cento Orizzonti” per le magnifiche viste che hanno ammaliato e ammaliano visitatori di ieri e di oggi. Il poeta inglese Robert Browning coniò il termine “ asolando” per indicare un lento girovagare senza meta, dedito alla contemplazione estatica della bellezza.
Anche oggi Asolo non è meta da turismo non è mordi e fuggi. Si viene qui per farsi rapire da un’emozione, o magari per sperimentare una “ solitudine raccolta e pensosa”, quella citata dal critico teatrale Silvio D’Amico in un suo ritratto di Eleonora Duse.
La Divina attrice è una delle Tre Signore di Asolo: donne straordinarie per temperamento ed esperienze di vita che si innamorarono di questo borgo veneto e ne fecero la loro dimora; le altre due sono la scrittrice e viaggiatrice Freya Stark e la regina Caterina Cornaro. Scoprire le loro storie ricche di eventi ed emozioni, vedere le loro case e rendere omaggio alle loro tombe è una buona scusa per venire ad Asolo. Dopodiché fermatevi nei punti panoramici del borgo, regalatevi un attimo da sogno ammirando i suoi celebri orizzonti e poi passeggiate senza fretta tra le vie del centro storico.
Rocca di Asolo
Il simbolo di Asolo è la Rocca, una fortezza militare dalla funzione difensiva costruita tra il Duecento e il Trecento. Posta in cima al Monte Ricco, una collina di 310 metri a ridosso del centro, è un eccezionale punto panoramico da cui ammirare i Colli Asolani e le ville nei dintorni; nelle giornate limpide è possibile vedere anche le Dolomiti. Val la pena salire in cima alla Rocca per ammirare la vista incantevole che fu di ispirazione per il poeta Robert Browning.
Castello e Teatro Duse
L’altro edificio simbolo di Asolo è il Castello, noto come Castello della Regina Cornaro. Più antico della Rocca ( fu costruito circa due secoli prima), è famoso per aver ospitato a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento Caterina Cornaro, che fu la regina di Cipro e Signora di Asolo. Nel corso dei secoli subì sorti alterne e nell’Ottocento finì per essere usato come carcere; dal 1932 ospita il teatro di Asolo, dedicato a Eleonora Duse, pertanto è possibile vedere l’interno del castello solo in occasione di spettacoli ed eventi. Un teatro era già presente all’interno del castello: con la costruzione dell’attuale teatro venne smantellato, venduto ad un’antiquario veneziano e successivamente al Ringling Museum negli Stati Uniti dove è stato fedelmente ricostruito per essere ammirato dal pubblico. Il cortile esterno del castello viene spesso usato per eventi all’aperto; la Torre Civica presente nel cortile è un bel punto panoramico da cui osservare la città e le colline circostanti.
Giardino di Villa Freya
Un’attrazione da non perdere a Asolo è il Giardino di Villa Freya, la sontuosa dimora che fu dell’avventurosa scrittrice inglese considerata una delle fondatrici della moderna letteratura di viaggio. Qui la Stark morì all’età di cento anni. Il parco della villa si ispira ai giardini romantici dell’Ottocento, ma non segue rigidamente l’impianto tradizionale. La visita al Giardino di Villa Freya si può meglio definire come un percorso esperienziale diviso in più “ stanze”, ognuna con una diversa vegetazione. Passerete con disinvoltura da un orto biologico a uno ornamentale, da un sentiero di rose e iris blu a un boschetto di lecci, da un ombroso giardino a un tunnel di glicine. È una passeggiata tra forme, colori, profumi durante la quale incontrerete qua e là indizi che rimandano alla straordinaria vita di Freya Stark. All’interno del giardino è presente anche un‘area archeologica dove potrete ammirare i resti di un antico teatro romano e un belvedere da cui scattare splendide fotografie del paesaggio asolano.
Casa di Eleonora Duse
Lungo la cinta muraria medievale di Asolo si incontra un palazzo storico noto come Casa Duse. Qui abitò in più occasioni la celebre attrice che fu musa del poeta Gabriele d’Annunzio; la Duse se ne innamorò e decise di acquistarlo per farne una residenza stabile. Morì prima di riuscire a esaudire il desiderio di trasferirsi definitivamente ad Asolo. Potrete facilmente riconoscere l’edificio grazie ad una targa che riporta un testo scritto per lei da D’Annunzio ad un anno dalla sua scomparsa. Prima di Eleonora Duse abitarono in questo elegante palazzo altri personaggi storici: Francesco Nursio Timideo da Verona, il segretario personale della regina Cornaro, e Jane Morison Miller, amica della sorella di Robert Browning. Dopo la morte della Duse la casa rimase di proprietà di sua figlia Enrichetta Checchi fino al 1932; ancora oggi è di proprietà privata e pertanto non è visitabile.
Tomba di Eleonora Duse
Eleonora Duse non lasciò mai Asolo: come da suo desiderio, il corpo venne seppellito nel piccolo Cimitero di Sant’Anna, nel borgo storico. La sua tomba è ancora lì, una semplice lastra di marmo con una piccola targa che riporta le sue parole di amore per la cittadina trevigiana. Seguendo le indicazioni contenute nel testamento dell’attrice, la tomba fu rivolta verso il Monte Grappa: è un luogo di silenzio e pace dove potrete rendere omaggio ad un’anima solitario e a una montagna che ha segnato la storia del nostro paese. Nello stesso cimitero è sepolta anche Freya Stark.
Case Anseatiche
Passeggiando per Asolo vi capiterà di imbattervi in due palazzi che sembrano non avere niente a che fare con tutto il resto. Ed in effetti è così: le Case Anseatiche sono due edifici che seguono i canoni dell’architettura nord-europea staccandosi nettamente delle altre case del borgo. Si tratta di Casa de Maria e Casa Pusinich e furono costruite intorno al 1914-15 per volontà del pittore Mario de Maria noto come Marius Pictor. Come altri intellettuali ed artisti del tempo, anche Marius Pictor volle vivere ed essere sepolto ad Asolo; anche sulla sua tomba, come su quella della Duse, compare una dedica di Gabriele d’Annunzio.
Fontana Maggiore
Situata nell’omonima piazza (nota anche come Piazza Garibaldi), la Fontana Maggiore di Asolo segna idealmente il centro del borgo. La forma che oggi ammiriamo risale alla seconda metà del Cinquecento, mentre il leone alato fu aggiunto nel 1910.