Damien Hirst finì per la prima vola sotto i riflettori nel 1988 a Londra, quando ideò e curò Freeze, una mostra epocale allestita in un magazzino dismesso. La rassegna riuniva le sue opere e quelle dei suoi amici e colleghi di studio al Goldsmiths College. Dopo quello show cruciale, Hirst iniziò il percorso che l’avrebbe portato a diventare uno dei più importanti e influenti artisti della sua generazione.
Forse è anche il caso di aggiungere uno degli artisti più ricchi della storia, seppellendo per sempre il mito (molto più affascinante e poetico, ammettiamolo) dell’artista maudit che cerca di sbarcare il lunario. Damien Hirst, che piaccia o meno per la sua arte provocatoria, ha dalla sua una indubbia capacità da uomo d’affari…
La mostra, intitolata semplicemente Damien Hirst, è allestita presso la Tate Modern di Londra fino al 9 settembre. Si tratta della prima vera grande rassegna dedicata a Hirst da una delle istituzioni artistiche britanniche, e riunisce opere chiave realizzate nell’arco di oltre vent’anni.
Sono esposte infatti iconiche sculture dalla serie Natural History, inclusi The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living (1991), in cui mise uno squalo sospeso nella fromaldeide, e le teche come A Thousand Years from 1990.
La doppia installazione In and Out of Love, mai esposta nella sua interezza dalla creazione nel 1991, e Pharmacy (1992), sono tra le opere clou di Damien Hirst.
Fonte: www.leggievai.it