La mostra realizzata dalla Fondazione Primo Conti di Fiesole e dalla Provincia di Firenze sotto la supervisione di Carlo Sisi, propone un itinerario attraverso una puntuale scelta di dipinti realizzati tra il 1915 e il 1984, opere che ripercorrono i tratti salienti della carriera artistica dell'artista e scrittore fiorentino (1900-1988) che muta con il passare degli anni.
Nella sua autobiografia, La gola del Merlo, Conti ricorda con entusiasmo il primo impatto che, a poco più di dodici anni, ha con i Futuristi quando assiste alla Gran Serata Futurista al Teatro Verdi di Firenze il 12 aprile 1913. Il movimento di Marinetti lo colpisce enormemente, alla fine del 1913 ne conosce i fondatori all'Esposizione di Pittura Futurista di "Lacerba" alla Saletta Gonnelli e dimostra di essere un vero e proprio enfant prodige facendosi apprezzare nonostante la sua giovane età. Tant'è che, dopo gli esordi cezanniani e fauves, aderisce giovanissimo al Futurismo già nel 1917, in seguito all'incontro con Balla e Marinetti per poi passare al Ritorno all'Ordine e alle esperienze espressioniste e "neopicassiane" fino a giungere all'innamoramento per il colore, alla purezza della forma e alla rinnovata vitalità pittorica dell'ultimo periodo.
Tra le varie opere giovanili esposte in mostra, oltre a Autoritratto con accappatoio, La cocomeraia e Simultaneità di ambienti merita di essere ricordata Baci italiani un collage realizzato quale prova per la copertina di un romanzo mai pubblicato di Primo Conti e Corrado Pavolini. Il sodalizio tra i due sfocia poi, nel 1920, nella fondazione della rivista "Il Centone". Gli anni Venti e Trenta sono ben rappresentati dai bozzetti per La Salamandra, il balletto musicato da Massimo Bontempelli e sceneggiato da Luigi Pirandello per il quale Conti realizza le scene, e dai dipinti Bambina dal coniglio di gomma e Ritratto della moglie. Ritratto di Maddalena e Luna blu, opere stilisticamente molto diverse tra loro, ma che interpretano due differenti momenti della produzione ultima dell'artista.
Primo Conti, dopo aver iniziato la carriera di violinista – è del 1913 la composizione di Romanza per violino e pianoforte – si rivolge alla pittura e negli anni successivi non manca di frequentare la scultura e la "scrittura". La mostra inoltre propone una sezione documentaria con fotografie dell'artista – tra le quali un significativo tableau vivant del quadro Giocatori di carte di Paul Cézanne [1919] nel quale Conti viene ritratto insieme a Corrado Pavolini ad Antignano – disegni, lettere e materiale a stampa tra cui le prime edizioni dei diversi libri che l'artista-scrittore ha realizzato. Tutto questo materiale proviene dall'archivio privato del maestro e fa da complemento alle opere pittoriche esposte mettendo in luce la sua personalità poliedrica e gli aspetti talvolta poco noti della sua straordinaria esistenza.
Fonte: http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=38811&IDCategoria=1
Enrica Ravenni
mostra visitata il 13 novembre 2012
dal 13 al 27 Novembre 2012
Primo Conti, Il Novecento di Primo Conti
Palazzo Medici Riccardi
Via Cavour, 3 - (50129) Firenze
Orari: 9-18, chiuso il mercoledì
Fino al 27 Novembre 2012 " Il Novecento di Primo Conti "- Palazzo Medici Riccardi, Firenze
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti: