Giovedì 23 febbraio, alle ore 17.30, doppia inaugurazione negli spazi del Museo Luzzati, nell’area del Porto Antico, in occasione dell’apertura della mostre Riccardo Dalisi: la sfida della nuova innocenza - per una creatività lungo la via della decrescita, dedicata al designer italiano famoso nel mondo ed Emanuele Luzzati: l’invenzione della forma dal design allo spazio urbano, entrambe in programma fino a domenica 6 maggio.
L’esposizione dedicata a Riccardo Dalisi si concentra su di un percorso di oggetti, idee e materiali scaturiti attraverso le varie fasi del lavoro di attività che dagli anni Settanta, l’artista conduce con i bambini, fino ad arrivare ad alcune delle opere di design che lo hanno reso uno dei più importati maestri italiani nel campo, esposto e ammirato in tutto il mondo.
I progetti di ricerca di Dalisi si sono sempre concentrati sul design povero e sulla lavorazione di materiali comuni come ferro e ottone, sperimentando animazioni con la partecipazione di bambini e anziani di quartieri in difficoltà, unendo così la sua ricerca alla didattica e la vocazione artistica al valore sociale e politico. Precursore nell’applicare i concetti di riciclo, decrescita e sostenibilità, tanto attuali nei nostri tempi, il lavoro di Dalisi ha molti punti in comune con quello di Luzzati che amava reinventare materiali quotidiani e accogliere nuovi punti di vista da mondi diversi. Considerato da molti un vero e proprio guru nei campi del design e dell’architettura,
Nel periodo della mostra (dal 23 febbraio al 6 maggio) Dalisi sarà presente al Museo Luzzati per incontri e laboratori destinati sia ai bambini e insegnanti che a professionisti.
La seconda esposizione in apertura, giovedì 23 febbraio, è Emanuele Luzzati: l’invenzione della forma dal design allo spazio urbano, una mostra dedicata all’arte di Luzzati messa al servizio dell’uso quotidiano o sviluppata in extralarge, che esce dallo spazio del teatro, dalle pagine dei libri o dagli schermi cinematografici per occupare le piazze, le facciate delle case, i parchi.
Il percorso espositivo illustra e documenta le fasi di ideazione e realizzazione di grandi opere come il Parco del Flauto Magico di Santa Margherita e quello di Rio Gamberi a Castelnuovo Rangone, la progettazione e il decoro di un intero quartiere per Coriandoline di Correggio, senza dimenticare l’allestimento scenografico per Presepe di Piazza Castello e Piazza Carlo Felice di Torino o la grande parete trasparente piena di sue immagini e personaggi realizzata per l’Abbazia di Farfa. La mostra ripercorre poi attraverso bozzetti, fotografie e pezzi originali quel lavoro di arte applicata che Luzzati ha realizzato per luoghi e oggetti specifici: le piastrelle e i bassorilievi in ceramica per l’arredo di appartamenti, negozi, banche e portoni, le stoffe e gli oggetti realizzati per lo studio Firma o per Latte Tigullio. ( Fonte: www.mentelocale.it)