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Il Mercatino degli Angeli a Sordevolo - di Giulia Stock

Pubblicato da oleg su 3 Dicembre 2013, 21:09pm

Tags: #Sabato e Domenica

http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2013/12/03/Societa/Foto/RitagliWeb/angeli-kZJG-U10201446662410ZyG-330x185@LaStampa.it.jpgSe per la Passione pasquale bisogna attendere il 2015, l’atmosfera natalizia torna puntuale ogni anno: siamo a Sordevolo, paese in provincia di Biella attraversato da quel torrente Elvo lungo il quale si svilupparono nell’Ottocento lanifici e fucine, patrimonio industriale locale.  

 

Nella sacrestia di Santa Marta, accanto all’oratorio barocco, un museo racconta la colossale Passione di Cristo messa in scena ogni quinquennio dal 1816 con la partecipazione corale della popolazione: 400 attori dai 5 agli 80 anni, 4 km quadrati allestiti con vegetazione, architettura e colori ispirati alla Palestina dell’epoca, 29 scene per più di due ore complessive di recitazione, replicate ben 31 volte nel corso di 97 giorni (nel 2015, dal 13 giugno al 27 settembre). Il testo recitato, in versi, risale agli ultimi anni del Quattrocento. La manifestazione di Sordevolo, per grandiosità e accuratezza, non ha eguali in Italia, e in Europa si può accostare solamente ad altre tre, una tedesca e due finlandesi. 

 

Per il momento, però, si può passeggiare nel centro storico circondati dal Mercatino degli Angeli: luci di Natale, espositori in casette di legno, artigianato, vin brulé, caldarroste e cioccolata calda, sotto gli occhi di quattro enormi angeli in bambù che danno il nome alla manifestazione. Domenica 8 e 15 dicembre ci saranno anche gli “Angeli in coro”, ragazzi delle scuole elementari e medie del circondario. Se si sale fino all’oratorio di San Grato, sul colle in cima al paese, si gode di un bellissimo panorama sulla valle dell’Elvo, che pare abbia ispirato Giosuè Carducci. Con un’ora di passeggiata (oppure 8 km di auto e dieci minuti a piedi) invece si arriva alla Trappa, interessante costruzione dalla doppia anima di fabbrica e monastero: fondata a metà Settecento dai lanieri Ambrosetti, fu abitata alla fine di quel secolo da una comunità di monaci trappisti in fuga dalla Francia rivoluzionaria.  

Fonte: www.lastampa.it

Per contatti www.ilmercatinodegliangeli.it 

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