Degli opuscoli turistici non c'è da fidarsi, soprattutto di quelli reperibili sulle sponde del lago di Garda. La qualità non c'entra, anzi: il problema è che non c'è località che si affacci sul più ampio bacino di acqua dolce d'Italia che non vanti il titolo di perla del lago. Se però Sirmione ha avuto il privilegio di ricevere tale investitura niente meno che dal suo più illustre figlio, quel Gaio Valerio Catullo che ne ha celebrato le bellezze nei suoi Carmina, Riva del Garda può autorevolmente aspirare al titolo in virtù della straordinarietà degli scorci paesaggistici. Sono d'altronde molti coloro che hanno avuto l'impressione di trovarsi al cospetto di un vero e proprio fiordo: il Garda trentino, d'altronde, ricorda da vicino quei panorami che spesso è possibile godere solo a latitudini pressoché polari. Il tour proposto da Turismo.it procede poi alla volta di Arco e del suo splendido castello. Il carnevale può essere una buona occasione per visitarla, ma di motivi per lasciarsi suggestionare da questa città ce ne sono tanti, a partire dal clima, tanto che già nell'Ottocento i regnanti austriaci e la nobiltà viennese avevano eletto proprio Arco a meta prediletta per i loro periodi di vacanza. Da Arco a Tenno: se non fosse per i ripidi pendii boscosi che lo circondano in tutto il suo perimetro, si direbbe una delle tante splendide baie che costellano la costa della Sardegna. Le meravigliose acque turchesi del lago di Tenno, un piccolo catino circolare all'interno di una conca verde in tempi remotissimi e in circostanze misteriose. Lo spettacolo continua nella Valle del Ledro: colline, paesini, panorami spettacolari. Ci si può perdere piacevolmente nella natura di queste terre. Un tour che si rispetti non trascura la gola, i piaceri della tavola: ecco allora una piccola guida alla gastronomia di Garda e qualche buon indirizzo per tornare soddisfatti nello spirito e nello stomaco.
( Fonte: www.turismo.it) Autore: Gianluca Ricci