Forse oggi pochi di voi hanno sentito parlare di Misia Godebska (1872-1950), eppure fu una vera e propria leggenda e una brillante protagonista della Belle Époque.
Misia Godebska era una pianista di grande talento: si formò sotto Gabriel Fauré e fu una splendida esecutrice di Beethoven, Schubert, Chopin, Debussy, Satie e Stravinsky. Tuttavia abbandonò presto il mondo della musica a livello professionale, per coltivare la sua passione a livello personale, insieme agli amici.
Nel 1893 si sposò con Thadée Natanson, direttore della prestigiosa La revue blanche, e così entrò a far parte di una cerchia di creativi che sostenevano un’arte simbolista e decorativa.
Non fu una creatrice ma un’ispiratrice, una musa, un indiscusso arbitro del gusto. Fece da modella per Bonnard, Vuillard, Renoir, Toulouse-Lautrec e divenne una delle figure femminili più immortalate del tempo, spesso raffigurata davanti al pianoforte.
Entrò a far parte di quel mondo dorato, entusiasmante ed elitario che riuniva i migliori talenti in circolazione, i migliori intelletti e gli artisti più straordinari, diventando amica di Diaghilev, Cocteau, Chanel, Stravinsky e Nijinsky. Finanziò anche i famosissimi Balletti russi, pur senza interferire nelle scelte estetiche della compagnia.
Se volete rivivere l’atmosfera scintillante e inimitabile della Parigi della Belle Époque, non perdetevi la mostra Misia, la regina di Parigi, al Museo d’Orsay di Parigi, aperta fino al 9 settembre.
Sfilano i ritratti di Misia, della sua cerchia, le opere, i documenti, e le testimonianze degli artisti che conobbero la “regina” di Parigi. ( Fonte: www.leggievai.it)