C'era un gran freddo, qualche mattina fa, nelle ex carceri di Taggia: freddo, correnti gelide, sembrava di stare in Alaska, non in uno fra i centri storici più suggestivi e meno studiati dell'estremo Ponente ligure. È lì che Stefano Zunino, già noto per la sua attività di ghost hunting con la Paranormal Investigation Taggia, ha condotto un'altra delle sue indagini.
A seguirlo, oltre al vostro antiquatissimo scriba, un collega di gran vaglia, cioè Giorgio Giglioli, del Tg3 regionale.
Entrare nelle ex carceri, che ospitarono detenuti fino a tutti gli anni Sesssanta, è già un'esperienza non comune; se poi, a un certo punto dell'indagine, la lancetta di uno degli strumenti comincia a muoversi all'impazzata, la sensazione di straniamento è completa.
Ci pensa Zunino a spiegare i fatti: «Vero, abbiamo rilevato un picco nei campi elettromagnetici. Il rilevamento è avvenuto per mezzo del K2, che è appunto uno fra gli strumenti a nostra disposizione. Come sempre, non prendiamo posizione: facciamo solo notare che il fenomeno non è dovuto alla presenza di fonti elettriche, né alla presenza di apparecchiature che possano averlo determinato».
Se Zunino è, come sempre, la voce del dovuto scetticismo, perdonerete se qualche brivido ha percorso la spina dorsale del vostro scriba: e non era per il freddo, no, davvero il freddo non c'entrava niente. Quest'indagine, invero sorprendente, è stata ripresa con l'abituale maestrìa dalla troupe televisiva guidata da Giorgio Giglioli, e va in onda sabato 17 marzo, alle 12,30, su Rai 3, nel Settimanale.
Guardate e vedete se lo scriba ha raccontato il vero oppure no, amici. ( Fonte: www.mentelocale.it)