L’ambiente naturale, la flora, la fauna: 2003 specie animali, tra mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci, che insieme rappresentano il 67% di quelle presenti su tutto il territorio italiano. Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano è un territorio di straordinaria ricchezza, e non solo dal punto di vista naturalistico. Se infatti spesso siamo abituati a pensare ai parchi nazionali come aree di rilevanza esclusivamente ambientale, basterà una scampagnata sul crinale per ricredersi. Il Parco, infatti, è una terra di confine tra Emilia e Toscana, in cui si incontrano e convivono tante anime diverse: da una parte quella più selvaggia e verde, tipica del versante parmense e di quello reggiano e, dall’altra, quella fatta di storia e tradizioni, che scende giù, verso la Garfagnana e la Lunigiana, perdendosi tra gli antichi borghi. Per conoscere tutti i tesori del Parco è in edicola a partire da domani la prima uscita di una guida completa - che comprende due volumi e due cartine del territorio -, realizzata da Andrea Greci e Antonio Rinaldi, con la collaborazione dello stesso Parco nazionale, ed edita dalla Gazzetta di Parma. «Il primo volume - spiega Rinaldi - raccoglie tutte le informazioni necessarie per capire cosa si può trovare nel Parco dal punto di vista naturalistico, ma anche storico e gastronomico. L’area è molto vasta e offre tanti spunti diversi di interesse: è questa la sua caratteristica principale e il suo punto di forza». Animali, boschi, laghi, percorsi per escursioni a piedi, in mountain bike; ma anche borghi, prodotti tipici, tradizioni. Ce n’è a sufficienza per soddisfare i gusti di ogni visitatore. «Scoprire la storia dei borghi, ad esempio - sottolinea ancora Rinaldi - insegna che il Parco è davvero una terra di confine, e come tale divide ma allo stesso tempo unisce: l’Emilia e la Toscana, apparentemente così lontane, hanno in realtà tante tradizioni in comune, tutte da scoprire». Il primo volume sarà in edicola da domani, con la Gazzetta di Parma, a 8,80 euro più il prezzo del quotidiano.
Autore: Laura Ugolotti
Fonte: www.gazzettadiparma.it