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Tabiano: a caccia di rocche e castelli

Pubblicato da oleg su 7 Gennaio 2014, 17:08pm

Tags: #Emilia Romagna

http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2014/01/06/Societa/Foto/TNX-2225-tabiano.jpgNel cuore dell’Emilia, in una zona ricchissima di storia, arte e cultura, tra la via Franchigena e le terre verdiane lungo il Po, sorge L’Antico Borgo di Tabiano.

Fra le prime colline di Parma, l’Antico Borgo di Tabiano Castello risale all'XI secolo ed è stato costruito sulle rovine di un insediamento romano. Fortezza militare dei Marchesi Pallavicino, una delle più potenti famiglie di fede Ghibellina dell'epoca, è stata al centro di molte vicende storiche e presidio di una zona strategica per il passaggio della via Franchigena e il dominio delle vicine saline.

L'imponente Castello sorge su uno spezzone di roccia che sovrasta il Borgo e l'elaborato sistema difensivo: ancora oggi si possono ammirare la Torre di guardia (XIII secolo), che col suo ponte levatoio costituiva l'accesso principale al Castello, i bastioni circolari a Nord e a Sud (XII secolo) e le varie cinte murarie a difesa del Castello e della parte alta del Borgo. Oggi Tabiano si è trasformato da rocca di difesa in albergo di charme e il Borgo è un centro di attività turistiche ed enogastronomiche.

L'antica Locanda di Posta sulla via principale a tutt'oggi conserva una tradizione culinaria tipica con possibilità di visita all'antica cantina, degustazioni e acquisto di prodotti tipici tra cui il Parmigiano Reggiano, i salumi e i vini dei Colli di Parma e Piacenza.

Un soggiorno al Borgo può essere l’occasione per visitare i dintorni di Parma, Cremona e Mantova. A soli quindici chilometri da Parma, la Reggia ducale di Colorno fu fatta costruire dai Farnese nel Settecento sui resti dell’antica rocca. Nel XVIII secolo fu una delle residenze di corte più lussuose di tutta Europa. Vi stupiranno i suoi giardini, in parte all’italiana e in parte alla francese, lunghi oltre quattro chilometri, decorati con giochi d’acqua e solcati da grandi viali. Non meno affascinanti le quattrocento sale della reggia. Da vedere gli appartamenti del Duca e della Duchessa e l’osservatorio astronomico.

Sempre a Parma è possibile recarsi al Museo del Prosciutto e dei Salumi, il regno del Prosciutto crudo di Parma. All’interno dell’ex Foro Boario si potranno scoprire i segreti del dolce di Parma e all’arte della norcineria con possibilità di degustazioni.

Tra Parma e Felino, invece, incontrate il paese di Sala Baganza. Nel suo centro storico potrete visitare la Rocca appartenuta alla famiglia Sanvitale. Recenti lavori di restauro hanno interessato i saloni interni tornati ai fasti di un tempo.
 
Poco prima di Langhirano noterete su un piccolo colle una massiccia costruzione difensiva con torri squadrate e tre cerchie di mura. È il Castello di Torrechiara. Al suo interno, la straordinaria Camera d’Oro. Mentre nel bel mezzo del piccolo borgo medievale di Fontanellato, a circa mezz’ora d’auto da Parma, sorge la Rocca Sanvitale, circondata da un ampio fossato d’acqua. Al suo interno, la saletta dipinta dal Parmigianino nel primo Cinquecento, capolavoro del manierismo italiano.

Chi è in visita in questi luoghi, non può perdersi Busseto, il capoluogo delle Terre Verdiane. La casa di Giuseppe Verdi si trova nella frazione di Roncole, a pochi minuti dal paese. Alle porte di Busseto, nella rinascimentale Villa Pallavicino, da visitare il Museo Nazionale Giuseppe Verdi.

E per i golosi incalliti, Zibello è tappa d’obbligo. Si tratta della capitale del famoso culatello, nelle terre bagnate dal Grande Fiume raccontate con mano felice da Giovannino Guareschi, il “papà” di Don Camillo e Peppone. Il Culatello di Zibello nasce qui e tra fine maggio e i primi di giugno tutto il paese lo festeggia. Ogni anno, la Festa del Culatello richiama migliaia di visitatori da ogni parte del Nord Italia. Ma se volete mangiare il miglior Culatello del mondo, fate una sosta all’Antica Corte Pallavicina: ne vale sempre la pena.

Autore: Arianna Curcio ( nexta)

Fonte: www.lastampa.it

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