Tre miliardi e 200 milioni di fatturato l’anno, pari al 7% del settore turistico. Sono i numeri del turismo gay in Italia, che, a dispetto della crisi, continua a crescere. Quest’anno giunge al terzo anno 'Expo Turismo Gay', workshop dedicato agli operatori del turismo gay, lesbian bisex e transgender (Glbt) che si svolgerà il prossimo 27 e 28 settembre (il 27 settembre è anche la giornata internazionale del turismo) a Bergamo. La manifestazione avrà però in luglio un suo momento di apertura anche a Roma, in occasione del Gay Village, proprio per far conoscere meglio le opportunità di questo segmento turistico. Gli ultimi dati dicono che sono in aumento gay e lesbiche che hanno incrementato i loro viaggi, per periodi più brevi rispetto al passato, ma con diverse partenze durante l’anno. Tutti gli intervistati hanno fatto almeno un viaggio in più rispetto al 2011. Due terzi dei gay preferiscono viaggiare nei paesi caldi, gli uomini prediligono visitare le città, le donne lesbiche praticare attività outdoor e viaggiare in famiglia. Tra le motivazioni di viaggio, la maggioranza lo fa per riposarsi dal lavoro e rilassarsi. L’estate è la stagione prediletta per viaggiare sia per gli uomini che per le donne, comunque tutti fanno short break durante l’anno. Ad attirare di più il popolo gay sono le buone temperature, la cultura, l'enogastronomia e le spiagge; praticamente il ritratto dell’Italia se si vendesse come destinazione gay. Lo scorso anno il turismo gay negli Usa è stato stimato in 55 milioni di dollari e 165 miliardi di dollari nel mondo, spesi per lo più, nel segmento di lusso. E proprio il segmento luxury, secondo gli ultimi studi, rappresenterà il futuro di questo turismo. «Il turismo gay – spiegano gli specialisti del settore – ha enormi potenzialità di spesa, soprattutto perchè ha la libertà di scegliere qualunque cosa in vacanza». Il 59% dei gay, inoltre, possiede un cane ed almeno il 10% lo porta con sè in vacanza: un elemento che può essere utilizzato con successo in strategie di vendita e campagne pubblicitarie. Infine, c'è il settore delle crociere specializzate per i gay, sia single che in famiglia. «E le famiglie gay – osservano gli operatori – cercano sempre più luoghi family friendly e non gay friendly». L'Italia è al quarto posto tra i Paesi con più membri iscritti a Iglta, l’associazione di viaggi per gay e lesbiche, di cui Alessio Virgili è ambasciatore.
Fonte: www.gazzettadiparma.it
Turismo: quello gay vale 3 miliardi e non conosce crisi
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