Situata nella regione meridionale dei Mid-Pyrénées, in Francia, Albi è una città ancora poco sfruttata dal turismo di massa, nonostante il suo importante patrimonio architettonico. Toulouse- Lautrec, che qui vi nacque nel 1864, preferì gli sfondi di Montmartre o la vita Bohèmiene di Parigi, prediligendo atmosfere del tutto diverse da quelle della sua città natale.
lbi è una piccola cittadina dalle antiche origini, risalenti a oltre quattro secoli prima dell'avvento di Cristo. Fu infatti abitata da tribù celtiche e successivamente dai Romani sotto il nome di Civitas Albigensium; nel periodo medioevale, l'insediamento urbano si sviluppò in un importante centro commerciale, anche grazie alla produzione di coloranti come il pastello ricavato dal comune Gualdo.
La bellezza architettonica della città si sposa felicemente con il paesaggio naturale, tanto da donarle un fascino particolare. Il fiume Tarn, che la bagna, attraversato dagli alti e antichi ponti, ne completa il suggestivo panorama. Tra le attrazioni principali troviamo, prima tra tutti, la cattedrale Santa Cecilia, dichiarata come la più grande costruzione in mattoni del mondo. Bellissima e imponente, è questa una struttura di rara bellezza, costruita unicamente in mattoni rosa; conserva ancora oggi l'aspetto austero di una fortezza gotica, datogli dall'alto campanile di 78 metri (donjon), e la dolcezza rinascimentale delle sontuose decorazioni interne. Abbiamo dedicato alla basilica un'ampia panoramica nella nostra sezione dedicata alle attrazioni turistiche in Francia.
Insieme alla cattedrale si ammirano anche altri monumenti, come quelli situati nel centro storico della città, il Vieil Albi. La città vecchia di Albi è una delle meglio conservate di tutta la Francia, costruita secondo lo stile architettonico regionale, quello della Linguadoca. Sono i mattoni rosa a farla da padrona, usati inizialmente per costruire la famosa cattedrale e l'area episcopale intorno ad essa, in un'estensione di circa 63 ettari. I mattoni rosa di Albi, colorano la città in sfumature che vanno dal rosa pastello al profondo rosso; tra monumenti, case e palazzi, il mattone è qui ovunque presente. Usato sin dai primi secoli, si ammira in particolare nell'area della cattedrale, nei quartieri di Castelvieil, Rivière, Castelnau e Patus Cremat.
Il miglior panorama della città è visibile da un altrettanto storico monumento, il Ponte Vecchio di Albi (le Pont-Vieux). Originariamente costruito in pietra, poi sostituita dai mattoni, si ammira in tutta la sua estensione di 151 metri, abbellita da otto arcate. Venne costruito nel 1035 e fu il primo ponte della città sul fiume Tarn. La sua importanza fu tale da incrementare l'economia della città: facilitò il passaggio urbano e commerciale con il resto del mondo (che allora era costituito unicamente dalle città di Toulose o Le Puy), sviluppando il commercio di prodotti come lo zafferano, il vino di Gaillac, la ceramica di Montans e i coloranti a pastello. Quest'ultimi venivano prodotti dalla pianta Isatis tinctoria, il comune Gualdo, e venivano utilizzati nella tintura di tessuti come cotone e seta o anche lana (per tale produzione l'area di Albi, Toulose e Carcassonne era conosciuta con il nome di Pays de Cocagne).
Il Palais de la Berbie, l'ex palazzo arcivescovile, costituisce un altro monumento di grande importanza storica per la città. Molto più antico del Palais des Papes di Avignone, presenta un'interessante architettura e una notevole imponenza strutturale. Strutturato come una fortezza medioevale, venne trasformato dai vescovi residenti in un elegante edificio adornato da giardini in stile francese. I giardini del Palais de la Berbie, creati intorno al 1678, costituiscono una delle maggiori attrazioni della città. All'interno del palazzo ha sede il museo di Toulouse-Lautrec, in un'esposizione di oltre 600 dipinti.
Gli edifici rinascimentali di Albi sono altrettanto preziosi quanto i precedenti monumenti. Situati sempre nel centro storico, consigliamo la visita in particolare all'Hôtel Reynes, l'Hôtel de Gorse e l'Hôtel de Riviére, dei palazzi patrizi edificati intorno al XV e XVI secolo. Fanno parte della storia della città anche i 'mulini di Albi', un complesso commerciale conosciuto con il nome di La Madeleine; sviluppatosi nel XIX secoli, costituiva il centro mercantile della città, serviva industrie specializzate nella produzione non solo di farine, ma anche per esempio di cappelli.
La visita alla città di Albi è particolarmente apprezzata durante il periodo del Natale in Francia, quando si illumina di mille luci, tra mercatini e decorazioni varie, e di un abbondante gastronomia natalizia.
Fonte: http://www.francia.be/albi.html