Maastricht fa parte di quelle città, dopotutto abbastanza rare, che riuniscono una storia millenaria, un patrimonio architettonico di primo piano e modernità, brio, animazione e allegria. Un week-end ideale nella primavera!
Dietro il Trattato, una città!
Per gli Olandesi del nord, Maastricht è già il sud, una vera promessa di felicità e di arte del vivere invidiata. Capitale del Limburg, la città del famoso Trattato è la meta preferita dai Neerlandesi per il week-end. Tra i caffè (diverse centinaia, pare), i ristoranti (fra cui molti stellati) e i negozi, non c’è di che annoiarsi in questa città prospera e al tempo stesso festaiola.
Importante città in epoca romana, poi meta di pellegrinaggio, Maastricht fece parte per molto tempo della diocesi di Liegi: non c’è da meravigliarsi quindi d’incontrarvi l’arte reno-mosana della consorella. Oltre ad alcuni capolavori come le basiliche di Nostra Signora e di San Servazio, Maastricht ha conservato belle case di pietra del XVII e del XVIII secolo, come nella via Stokstraat, il cui pianterreno ospita bei negozi di abbigliamento e di oggettistica e complementi di arredo. Si noterà che molti negozi e ristoranti hanno dei nomi francesi: la città è rimasta annessa alla Francia fino al 1814…
Antiche pietre
Maastricht ha conservato alcuni tronconi di antiche mura, orlati da numerosi giardini e sovrastati da torri. Il cammino di ronda, che si può percorrere parzialmente, conduce alla Porta dell’Inferno (Helpport), inquadrata da due torri rotonde. Vestigia della cinta muraria duecentesca, è la porta cittadina più antica dei Paesi Bassi. La St.-Bernardusstraat ti porta in seguito al sagrato della basilica di Nostra Signora (Onze-Lieve-Vrouwebasiliek), il più vecchio monumento della città, costruito a partire dall’anno 1000. Edificata probabilmente sul luogo dove sorgeva un antico tempio romano dedicato a Giove, la basilica possiede un avancorpo fortificato impressionante. L’interno è magnifico, in particolare il coro con il deambulatorio sovrastato da una galleria. Nella cappella di sinistra, prima d’entrare, si può ammirare una statua della Vergine battezzata «Stella del mare» (Sterre der Zee), oggetto di un culto mariale e di un pellegrinaggio molto importante nei Paesi Bassi.
Dormire a Maastricht
A due passi dalla stazione, e a cinque minuti dal ponte sulla Mosa che conduce nel centro storico, l’Hotel Beaumont e il suo ristorante occupano un bell’edificio d’angolo degli anni ‘20. L’arredo classico gioca sui toni talpa; ben insonorizzate, le camere sono comode, ma di dimensioni diverse le une dalle altre. Accanto, abbiamo visitato anche il Townhouse hotel, un boutique hotel design con uno spirito bed & breakfast, come testimonia la grande lobby, dove da un lato c’è la reception e dall’altro una cucina con forno a microonde a disposizione dei clienti e un tavolo comune. L’hotel possiede una dépendance dall’altro lato della strada, ma il suo design freddo e l’atmosfera tipo residence studentesco non ci ha entusiasmati. Per un vero bed & breakfast, bisogna andare al Kind of Blue, una dimora classica di Maastricht con giardino nel retro della casa, che offre tre camere (di cui una suite con salotto). Il suo simpatico titolare, che insegna management all’università, è un patito di jazz e di arte, passioni che hanno influenzato l’arredamento signorile e ovattato di questa bella maison d’hôtes. ( Fonte: www.viamichelin.it)
Autore: Sophie Loueyraud