Sorseggiare un calice di Ribolla gialla del Collio Doc accompagnato da una cialda farcita di Liptauer, ammirando le mura di un Castello medioevale. Si può fare a Gorizia, Città dell’estremo nord est d’Italia, terra di confine in cui si intrecciano culture e tradizioni germaniche, slave e latine. Durante un fine settimana a Gorizia, conoscerete un luogo dal fascino garbato, circondato dal verde, con quel clima mite e temperato che non ci si aspetterebbe in Friuli Venezia Giulia. Un clima che nel 1873, in un’opera di Carl von Czoernig, alto funzionario del governo austriaco, valse a Gorizia la definizione di “Nizza austriaca”.
Qui, infatti, i nobili dell’impero austroungarico trascorrevano le vacanze in splendide ville tuttora esistenti.
Nel panorama italiano, questa città di circa 35.000 abitanti non si posiziona tra le più gettonate dal punto di vista strettamente turistico, ma non dobbiamo dimenticare che Gorizia è tra le prime dieci città più vivibili d’Italia ( secondo la Top Ten del quotidiano “ Sole24ore”). Tuttavia, a Gorizia gli spazi per un turismo intelligente e goloso, a prova di gastronauti, ci sono tutti.
In un fine settimana a Gorizia ecco cosa vedere, dove mangiare e quali sono i luoghi da visitare assolutamente.
La Piazza della Vittoria, l’affascinante Via Rastello, il Museo della Grande Guerra, Palazzo Coronini, le linee barocche della Chiesa di Sant’Ignazio, il Museo della Moda e delle Arti Applicate, il famoso e fotografatissimo confine con la Slovenia e con Nova Gorica, dove nel 2004 è caduto l’ultimo muro tra Europa Occidentale e Europa Orientale. E, a tavola, la Brovada, la Gubana goriziana, i funghi chiodini, il kugelhopf, la “ Rosa di Gorizia” e persino i gelati.
Gorizia è una Città le cui bellezze sono spesso celate allo sguardo. Sono bellezze delicate, nascoste. Per vederle, bisogna entrare nei portoni dei Palazzi Storici, lasciati aperti quasi come un invito ad entrare. Bisogna girare con il naso in su, guardando in alto le ringhiere Liberty dei balconi e dei muri, le facciate dei Palazzi e delle Ville costruite dagli aristocratici dell’impero asburgico. Bisogna visitare le chiese, come la Cattedrale dei Santi Ilario e Taziano ed ammirare gli affreschi e i soffitti riccamente intarsiati e dipinti. Gorizia non si mostra allo sguardo trionfante e luccicante, la sua è una bellezza elegante che vuole essere scoperta, non esibita.
Alda Parisi
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