Chiudi gli occhi e sogna. Sogna una città senza auto ma dove in pochi minuti si può arrivare da qualsiasi parte. Vicoli stretti di ciottolato antico e ruscelli che scorrono accanto al marciapiede.
Case colorate con decorazioni in ferro battuto e rami di edera che si abbarbicano lungo i fili della luce. Immagina una grande piazza, e, al centro di essa, una cattedrale immensa che fa il solletico al cielo con le sue lunghe guglie gotiche: il cuore di un piccolo mondo che vive grazie alla luce del sole. Non è un sogno, questa città esiste davvero in un angolo di Germania.
E’ Friburgo, principale centro della Foresta Nera tedesca e luogo carico di leggende che si tramandano da secoli con bestie misteriose, streghe ed enigmatiche ninfe di lago. Scenario di molte favole dei Fratelli Grimm, Friburgo è la città più accogliente e « verde» di Germania.
Nei quartieri si arriva a punte di 70 auto ogni mille abitanti, tanto è valida la rete dei trasporti pubblici. Ma non è tutto qui: grazie a pannelli fotovoltaici installati ovunque e ad accorgimenti tecnici nelle costruzioni, le case sono quanto di più eco-sostenibile si possa immaginare.
L’intero centro storico è stato recuperato grazie ad un sistema di incentivi ed oggi ospita le più ardite scelte architettoniche del secolo accanto ad antichi palazzi ristrutturati con cura. Mix di culture grazie alla presenza di oltre 30mila studenti che qui frequentano una delle più antiche università tedesche, Friburgo è da sempre la porta della Foresta Nera e, fin dalla metà del quindicesimo secolo, accoglie viandanti e pellegrini nelle sue locande e tra le sue strade.
Ad affascinare il turista è la sensazione di sicurezza e tranquillità che regna nelle sue vie. Impossibile perdersi, anche senza una cartina in mano. E vagabondando a naso in su, alla scoperta dei palazzi che caratterizzano il centro storico, o con l’occhio nel mirino della macchina fotografica, per catturare gli innumerevoli mosaici che decorano le strade, è quasi impossibile non ritrovarsi faccia a faccia con la cattedrale di Nostra Signora che domina la piazza centrale della città.
Una chiesa che non è solo il cuore religioso della regione fin dai tempi del medioevo: la sua facciata ne rivela molteplici usi. Dai graffiti sui muri si risale alla quotazione del pane e delle merci più vendute nel mercato locale. Sculture colorate ammoniscono gli imbroglioni ricordando il giorno del giudizio. All’interno, dalle vetrate decorate, i patriarchi invitano il popolo a guardare alla vita oltre la morte. In equilibrio tra terra e cielo, la chiesa è supporto da sempre alle attività agricole locali tra cui spicca la viticoltura.
Accanto alla cattedrale, mentre lo sguardo va a cercare la Kaufhaus, sede delle corporazioni e dei mercanti del cinquecento con gli stemmi austriaci degli Asburgo, ecco sbucare la « Alte Wache», casa dei vini del Baden. Poche ore bastano per scoprire questa incantevole cittadina, una settimana non è sufficiente per arrivare alla sua anima. Qui non si va di corsa, mai. E anche la vita sembra avere il ritmo di una lunga passeggiata.