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È l’esito più alto cui giunge Palladio nell’elaborazione del modello di villa-fattoria in un linguaggio nuovo ispirato all’architettura antica. Costruita tra il 1557 ed il 1560, su commissione di Leonardo Emo, è considerata una delle più compiute ville palladiane, soprattutto perché riunisce in un’unità lineare casa dominicale, barchesse e colombare in una sintesi architettonica mai vista prima.
La composizione del complesso è essenziale, di maestosa semplicità, riconducibile a precise simmetrie ed a proporzioni matematiche. Alla ricercata linearità degli esterni corrisponde una ricca decorazione interna, opera di Giovanni Battista Zelotti ( 1526-1578), che anima gli ambienti con uno straordinario mondo di personaggi mitologici e di scorci.
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Il rapporto tra architettura ed ambiente è gestito con grande maestria dall’architetto, che inserisce la villa all’interno di una zona a centuriazione romana, con puntuali riferimenti a sud alla via Postumia ed a nord alla linea dei Colli Asolani, sfondo ideale per le ampie prospettive palladiane.
La Villa
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È stata costruita, quasi con certezza tra il1557 - 1560. E’ un emblematico modello di villa – fattoria caratteristico del Palladio. Si viene accolti nel corpo centrale riservato alla residenza patrizia, formato da un pronao classico con quattro colonne doriche, si prosegue poi nel vestibolo, nel salone e nelle stanze disposte simmetricamente.
Le due barchesse si uniscono armonicamente al tutto.
Gli Interni
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Gli interni della Villa furono affrescati tra il 1561 ed il 1565 da Battista Zelotti, compagno e collaboratore del Veronese. Lo straordinario ciclo di affreschi si ispira ad episodi tratti dalla mitologia e dalla storia romana, ma anche ai valori cristiani, che esaltano il controllo delle passioni. Nei festoni decorativi sono raffigurate alcune spighe di granoturco, innovazione introdotta nelle campagne del territorio proprio dalla Famiglia Emo.
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Il Parco
Villa Emo è circondata da un rigoglioso parco in cui si possono ammirare le piante spontanee oppure posizionate su progetto e segnalate. Vi sono angoli dove potersi fermare per una pausa di ristoro e per contemplare il verde che avvolge il compendio della Villa nonché lepri, scoiattoli, picchi ed aironi che popolano il grande giardino.
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