DOMENICA, 16 NOVEMBRE: DUE REGINE, DUE SECOLI, UN'UNICA EMOZIONE: SCOPRIRE STANZE MAI VISTE – TORINO PALAZZO REALE

Due Regine, due Secoli, un’unica Emozione: Scoprire Stanze mai viste

Un’occasione che non torna!

Due Regine, due Epoche, un solo Scrigno di Meraviglie: il Palazzo Reale di Torino apre per la prima volta al pubblico gli Appartamenti di Maria Teresa e di Elena di Savoia. Normalmente chiusi, si svelano solo a chi partecipa a una visita di gruppo.

Domenica 16 Novembre il nostro Club Andare in Giro entrerà in questi ambienti segreti, tra arredi preziosi, affreschi, sete orientali e stanze intrise di storia.

Non perdere questa opportunità unica: vivi l’emozione di calcare gli stessi ambienti che hanno accolto sovrane e ospiti illustri!

Posti limitati

Appartamento della Regina Maria Teresa

Nella zona nord-est del Palazzo Reale si trova l’Appartamento della Regina Maria Teresa, uno scrigno di raffinatezza nato grazie al genio di Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri, tra i regni di Vittorio Amedeo II e Carlo Emanuele III. Qui si susseguono ambienti di straordinaria eleganza: il celebre Gabinetto del Segreto Maneggio degli Affari di Stato, arredato da Pietro Piffetti e corredato da toeletta e pregadio, e la cappella privata della Regina, impreziosita da intagli preziosi, soffitti settecenteschi e tele d’autore, tra cui il ritratto della principessa Margherita di Edoardo Gordigiani.

Realizzati tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento, questi saloni furono decorati dai maggiori artisti di corte – da Piffetti a Francesco De Mura, da Beaumont a Daniel Seyter – e in seguito accolsero le regine Maria Teresa d’Asburgo, moglie di Carlo Alberto, e Margherita di Savoia, prima regina d’Italia. Durante i soggiorni torinesi di quest’ultima, l’Appartamento tornò a vivere come residenza regale, lasciando ancora oggi un’aura di intatta magnificenza.

Le stanze destinate a Maria Teresa d’Asburgo Lorena, abitate fino al 1855, occupavano un’ala già costruita da Vittorio Amedeo II nel 1684, danneggiata poi dall’esplosione della polveriera della Cittadella. Carlo Alberto ne ridefinì la funzione: riservò a sé i saloni affacciati sulla piazza e assegnò alla regina gli ambienti verso giardino e cortile, trasformandoli in un rifugio raffinato e intimo.

Oggi l’Appartamento ha ritrovato il suo splendore originario grazie al restauro del Gabinetto del Segreto Maneggio, tra i luoghi più suggestivi del Palazzo Reale. Realizzato tra il 1730 e il 1740, porta la firma dei maestri più celebri della Torino barocca: Juvarra e Alfieri per il progetto, Prinotto e Piffetti per le boiseries e gli arredi, Beaumont per la volta affrescata con Le virtù di un Monarca, e Carle van Loo per le scene tratte dalla Gerusalemme Liberata.

In questo piccolo ambiente, intimo e prezioso, si concentra l’essenza dello stile sabaudo settecentesco: un invito a immergersi nell’arte, nella storia e nel gusto che hanno reso unico il Palazzo Reale di Torino.

Appartamento della Regina Elena

Affreschi mitologici, stucchi dorati, sete orientali, porcellane, cristalli e un pavimento in marmi policromi: così si presentano le stanze che accolsero la Regina Elena nei suoi soggiorni torinesi dei primi decenni del Novecento. Collocato al piano terra del Palazzo Reale, l’appartamento affonda le sue origini nella fine del Seicento, quando Vittorio Amedeo II lo destinò alle figlie. All’epoca, artisti come Bartolomeo Guidobono e Daniel Seiter ne decorarono le sale, quest’ultimo autore della magnifica volta della Sala di Parata, dedicata ai Quattro Elementi.

Nel 1769 Ignazio Birago di Borgaro aggiunse il terrazzo affacciato sui Giardini Reali, mentre a fine Settecento la principessa Felicita di Savoia vi trovò dimora, arricchita dagli interventi dell’architetto Giuseppe Piacenza e dagli arredi di Giuseppe Maria Bonzanigo. Nei secoli, queste sale hanno ospitato figure illustri: dal governatore napoleonico di Torino all’imperatrice russa Alessandra Fedorowna, fino alla duchessa Maria Letizia Napoleone d’Aosta.

Particolarmente affascinante è la sala da bagno, dal gusto già borghese, con delicati acquerelli floreali dipinti da Emma Biscarra. Il percorso di visita conduce poi alla tavola imbandita e al ritratto di Edoardo Tofano che immortala Elena di Savoia, regina colta e appassionata di viaggi e fotografia. Moglie di Vittorio Emanuele III, sposato per amore nel 1896, Elena fu amatissima dal popolo per la sua umanità e il costante impegno nelle opere di beneficenza.