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FÉNELON: IL CASTELLO CHE UNISCE ARTE, LETTERE E LEGGENDA

Pubblicato da Angelo Marcotti su 29 Giugno 2025, 10:32am

Tags: #Francia

Ogni anno migliaia di visitatori, francesi e stranieri, restano affascinati dal patrimonio storico che punteggia la Francia. Castelli che un tempo avevano solo una funzione militare o residenziale oggi sono diventati veri monumenti, tutelati da enti pubblici e associazioni. Nel Paese se ne contano oltre 45.000 protetti come beni storici, di cui più di 13.000 classificati. Tra questi spicca il castello di Fénelon, una fortezza che ha attraversato secoli di guerre, rivoluzioni e splendori, custodendo ancora oggi memorie preziose e atmosfere senza tempo.

Una storia movimentata come poche

Dire che il castello di Fénelon sia un luogo storico è riduttivo: sembra quasi che la Storia stessa abbia scelto di risiedere qui. Fin dall’epoca gallo-romana il sito fu abitato, prima con una cappella nell’VIII secolo, poi con un castrum costruito intorno all’anno Mille dai vassalli dei visconti di Turenne: i Fénelon. Situato all’ingresso del Périgord Noir, divenne presto un avamposto strategico e perfino un centro legato ai Catari nel XIII secolo.

Nei secoli successivi, la fortezza visse momenti drammatici e avvincenti: consegnata agli inglesi durante la Guerra dei Cent’anni, fu poi riconquistata dal duca d’Angiò. Più tardi, alla fine del XVI secolo, sotto Bertrand de Salignac de La Mothe-Fénelon, ambasciatore di Enrico III, assunse il ruolo di roccaforte cattolica grazie a nuove poderose fortificazioni.

La storia del castello non si ferma al Medioevo: nel 1966 il passaggio di un aereo supersonico fece crollare una torre, e nel 2022 una tempesta danneggiò il tetto in pietra del mastio. Ma Fénelon resiste, custode non solo di battaglie e restauri, ma anche della memoria di un illustre figlio: François de Salignac de La Mothe-Fénelon, scrittore, filosofo e teologo, considerato uno dei precursori dell’Illuminismo.

Un castello che incanta (anche il cinema)

Dalla fine del Novecento, il castello appartiene alla famiglia Delautre, che ha investito energie e passione per riportarlo al suo antico splendore. Classificato come Monumento Storico, oggi è una delle mete più suggestive per chi visita la Dordogna.

L’ingresso già regala una sensazione unica: la vista panoramica sulla valle, il cammino lungo le mura, la tripla cinta difensiva con otto torri e due porte. Non sorprende che Ridley Scott abbia scelto queste scenografie per alcune riprese di The Last Duel (2021): qui, la storia sembra davvero un film.

Poco oltre si incontra un maestoso cedro del Libano alto 35 metri, piantato nel 1651 per celebrare la nascita di Fénelon scrittore. Subito dopo, lo sguardo si posa sul tetto in pietra, uno dei più grandi e meglio conservati del Périgord Noir, sorretto da una poderosa struttura in legno di castagno.

Tra arti, lettere e memorie

Ogni facciata del castello racconta un’epoca diversa: il XIV, il XV e il XVII secolo convivono armoniosamente. Attraversata la splendida doppia scalinata seicentesca, si entra in ambienti che sembrano musei viventi: camere arredate con gusto, cucine con pavimenti in terra battuta, una sala grande, una collezione di armi antiche, il gabinetto delle curiosità e persino una sala dedicata al Primo Impero. Un vero viaggio nell’arte di vivere alla francese lungo i secoli.

Ma Fénelon non è solo “fortezza delle arti”: è anche “fortezza delle lettere”. Qui nacque François de Salignac de La Mothe-Fénelon, e nel castello si trovano ancora la sua camera natale, la cappella dove fu battezzato e la “casa della balia” dove trascorse l’infanzia. Oggi una mostra permanente ne ricorda la figura: edizioni originali, documenti e oggetti d’arte raccontano la sua influenza sulla filosofia, sulla letteratura e persino sulla politica del tempo del Re Sole.

Perché visitarlo

Il castello di Fénelon non è solo una tappa storica, ma un’esperienza completa: architettura straordinaria, panorami mozzafiato, stanze che raccontano epoche diverse e la memoria di un uomo che ha illuminato la cultura europea. Una “fortezza delle arti e delle lettere” che continua a sorprendere, emozionare e ispirare chiunque varchi le sue porte.

 

 

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