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CLUB ANDARE IN GIRO

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Alle Maldive coi pescatori - di Roberto Pettinaroli

Pubblicato da oleg su 7 Giugno 2013, 07:52am

Tags: #I Nostri Speciali

http://www.gazzettadiparma.it/mediagallery/foto/dett_articolo/1346850911195_0.JPGSorpresa. L’isola che non c'è, invece c'è. È a sud-ovest dello Sri Lanka, nell’arcipelago delle Maldive. Si chiama Thinadhoo, nell’atollo di Vaavu-Felidhoo, a sud di Male. Si raggiunge in un’ora e mezza di speedy boat, due se il mare è un po' più nervoso. Jacques Cousteau ha definito le Maldive "un paradiso in cui l’uomo è solo un ospite e come tale si deve comportare".  Chi sceglie di trascorrere una vacanza a Thinadhoo ha la sensazione di passare rapidamente - e quasi impercettibilmente - dal ruolo di ospite a quello più familiare di un vecchio amico che torna a casa. Se desiderate la vacanza standardizzata e multicomfort di un resort, questo non è il posto che fa per voi. L’isola è un piccolo miracolo scampato - non è dato di sapere per quanto ancora - al turismo di massa. Un villaggio di pescatori, abitato da una trentina di maldiviani, e due piccole guesthouses. Noi abbiamo visitato per voi l’Hudhu Raakani Lodge, l’ultima arrivata - è stata aperta nell’inverno 2011 - una minuscola struttura di appena quattro camere realizzate in stile tradizionale a venti metri dalla spiaggia, sul versante nord dell’isola. Wafir, il proprietario e anima dell’Hudhu Raakani Lodge, forte di una lunga esperienza maturata in diversi resort maldiviani a gestione italiana, abbina con sapienza una raffinata ospitalità attenta a ogni minimo dettaglio alla cordialità sempre sorridente che è nel dna di questo popolo meraviglioso. Chi sceglie di venire qui lo fa per immergersi nelle ultime Maldive ancora incontaminate e selvagge.
L’Hudhu Raakani Lodge è socio di Protect The Maldives, organizzazione internazionale che si prefigge di sensibilizzare il visitatore a comportamenti compatibili con il fragilissimo ecosistema delle isole maldiviane. A Thinadhoo avrete modo di godere di un insieme di opportunità forse uniche nelle intere Maldive. A differenza delle isole in cui sorgono i resort, nelle quali non esiste possibilità di contatto con la vita dei villaggi locali, qui c'è la possibilità di seguirne i ritmi di vita, con un fluire rallentato del tempo che è la vera grande scoperta della vacanza. Battute di pesca per chi ama cimentarsi con canna e bolentino, escursioni nelle isole deserte - imperdibile Ambara - raggiungibili con il dhoni, la caratteristica imbarcazione maldiviana - lo snorkelling e le immersioni sulla impareggiabile barriera corallina che circonda e protegge ogni isola, nel paesaggio subacqueo considerato più bello al mondo, la scoperta delle lingue di sabbia in cui passare una giornata incredibile, circondati dall’oceano. Particolare non secondario: all’Hudhu Raakani tutte le escursioni e le uscite in mare sono comprese nel prezzo. Il costo della vacanza? Non lontano da quello di una settimana bianca. E comunque ben poco se rapportato a quello che si riceve in cambio: sensazioni uniche, irripetibili.
Come quella di stare sdraiati sulla spiaggia finissima e dorata di Thinadhoo, con la percezione - data dalla scarsa densità abitativa dell’isola e dalla presenza di due sole piccole i privilegiati ammessi a uno spettacolo tanto emozionante. Gayoon, il cuoco dell’Hudhu Raakani, vi conquisterà con assaggi della cucina locale.
Sin dal mattino, a colazione, quando scoprirete quanto sia gustoso iniziare la giornata con il massouni, un’insalata di tonno e cipolla che è l’incipit di ogni mattinata di un pescatore maldiviano. 
Il pesce è il re incontrastato della tavola. Tonno, spigole, cernie, carangidi, imperatori, barracuda: spesso viene cucinato quello che si pesca, e le battute sono quasi sempre molto generose. Qualche semplice avvertenza: come in tutte le isole di pescatori, anche a Thinadhoo è bandito l’alcol.
Nel villaggio e nei tratti di spiaggia riservati agli abitanti (la parte residuale) è raccomandato un vestiario non troppo succinto, per non urtare costumi e sensibilità religiosa dei residenti. Ma è sufficiente tenere a mente quello che disse Cousteau: in questo paradiso siamo ospiti e come tali ci dobbiamo comportare.
Per i più sensibili di voi, il problema più grosso sarà la partenza. Quando il motoscafo che vi riporterà a Male avrà lasciato il piccolo porto di Thinadhoo e l’isola, dietro alla sua scia, si farà sempre più piccola, avrete la sensazione di aver dimenticato laggiù la cosa più importante. Il vostro cuore.
Per info e prenotazioni: www.wafirmaldives.com.

Fonte: www.gazzettadiparma.it

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