Il Bed & Breakfast, in parole semplici, consiste nell'aprire la propria casa agli ospiti.
Si può supporre che il Bed & Breakfast sia l’istituzionalizzazione di una necessità diffusa nei secoli scorsi quando, sia per la scarsità dei collegamenti sia per l’assenza di rapidi mezzi di trasporto, i viandanti, in assenza di locande, chiedevano ospitalità presso case private. Comunque, è dalle isole britanniche (intese come Regno Unito e Irlanda) che deriva non solo il nome, ma anche il consolidamento di una formula che poi si è affermata a livello internazionale.
A un primo sguardo potrebbe sembrare semplice definire l’attività di Bed & Breakfast, in quanto la stessa denominazione ne presenta le componenti. Una stanza in più e la prima colazione da preparare, infatti, sono gli elementi necessari per convertire la propria abitazione in un Bed & Breakfast e avviare un’attività.
Tuttavia, la normativa italiana sul B&B, affidata alle singole regioni, istituisce criteri diversi da regione a regione. Di sicuro c'è che per aprire un'attività di bed and breakfast bisogna risiedere nell'abitazione in cui si intende operare [leggi maggiorni informazioni sulla Tesi di Viviana Hutter].
Le leggi, come detto, variano da regione a regione, ma tutte si rifanno alla legge principale Legge 29 marzo 2001, n. 135 - "Riforma della legislazione nazionale del turismo", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001.
L'alloggio deve avere massimo 3 camere (ma l'Emilia Romagna e l'Abruzzo ne prevedono 4, la Sicilia 5) - debitamente arredate con letto, armadio, comodini, lampade, sedie e gettacarte - per un massimo di 6 posti letto (a seconda delle regioni, poi, il numero massimo di posti letto totali può variare. Ad esempio nel Lazio sono sei letti, invece nel Veneto il numero massimo di posti non è determinato. In Sicilia si prevedono fino a 20 posti letto).
Per rispettare il carattere saltuario dell'attività è prevista un'interruzione di almeno 90 giorni, anche non consecutivi, nel corso dell'anno. In questo caso non serve l'apertura della partita IVA (in alcune regione si può optare per un numero massimo di pernottamenti).
Requisiti minimi richiesti: 14 mq per la doppia, 8 mq per la singola, conformità alle norme di sicurezza degli impianti elettrici, a gas, di riscaldamento, rispetto dellle norme igieniche ed edilizie. Anche questi requisiti possono subire delle variazioni da regione a regione. E' quindi opportuno accertarsi dei dettagli consultando la legge in materia della propria regione. Il servizio va assicurato avvalendosi della normale organizzazione familiare e fornendo la prima colazione sotto forma di cibi e bevande preconfezionate senza alcun tipo di manipolazione.
L'apertura di un B&B è facile: è sufficiente recarsi presso l'Ufficio Turistico del proprio Comune di residenza (o presso l'APT o IAT locale) e fare denuncia di inizio attività, comunicando i prezzi che si intendono praticare. I prezzi con il timbro del Comune andranno poi affissi dietro alla porta della camera degli ospiti.
Naturalmente in quella regione deve essere in vigore una legge regionale sul B&B.
Se l'attività ha il carattere dell'occasionalità (ovvero si fa un'interruzione di 90 giorni l'anno) non è necessario aprire la partita iva e quindi non si dovrà rilasciare alcun documento fiscale all'atto del pagamento.
Su www.bed-and-breakfast.it, oltre ai canonici B&B sono presenti altre strutture nelle seguenti percentuali:
> B&B = 73%
> Casa Vacanze / Appartamento = 10%
> Affittacamere = 5,8%
> Ville = 2,7%
> Albergo / Hotel = 2%
> Dimora Storica = 1,8%
> Altre strutture = 4,7%
Ad esempio, in Toscana non è prevista dalla legge regionale la formula B&B, ma solamente quella dell'affittacamere. Gli affittacamere che offrono colazione possono fregiarsi del titolo di b&b.
E' possibile quindi che fra gli aderenti al "B&B Day" ci siano strutture che non sono dei b&b puri (affittacamere, locande, agriturismo, family hotel), ma che abbiamo deciso di accettare lo stesso. Se, infatti, i limiti legislativi del b&b sono chiari, molte persone amano viaggiare in strutture gestite familiarmente anche se queste non possono, legislativamente parlando, fregiarsi del titolo di b&b.
Fonte: http://www.bbday.it/cosa_e_il_bed_breakfast.cfm