Fasano (www.comune.fasano.br.it/) è una città che si trova lungo la dolce piana degli ulivi che unisce Bari a Brindisi, ai piedi delle alture della Murgia.
Una città dalle linee architettoniche soffici e leggere, un po' spagnola e un po' orientale. I turchi e i saraceni, che l’hanno minacciata per anni, hanno lasciato sui muri delle masserie, delle case e delle chiese il loro segno levantino, perché finisce sempre che ogni nemico prende qualcosa dal suo nemico. Perché, in fondo, la Puglia, come Venezia, è un po' la porta dell’Oriente in Europa e dell’Europa in Oriente.
Partivano da Brindisi le navi romane dirette in Siria ed in Bitinia, partivano da Bari i marinai che solcavano le acque asiatiche in caccia delle reliquie di San Nicola, protettore di tutti i naviganti. Così, senza volere, Fasano, che va orgogliosa di avere battuto i turchi nella battaglia del 2 giugno del 1678, profuma un po' di città turca. In qualche modo figlia della Egnazia messapica e romana, i cui resti si trovano a pochi chilometri lungo la costa, e degli insediamenti rupestri alto medioevali delle antiche lame, è nata come centro indipendente attorno al 1088 chiamandosi Casale di Santa Maria di Fajano. Nel XIV secolo è divenuta feudo dei Cavalieri di Malta e dopo la dominazione spagnola è passata a far parte del regno borbonico delle Due Sicilie.
Oggi è una città turistica importante che vanta il parco archeologico di Egnazia (xoomer.virgilio.it/egnazia/), gli insediamenti rupestri medioevali, quasi duecentocinquanta masserie storiche con oliveti ultramillenari, il dolmen di Piscomarano, le colline interne popolate di trulli, le terme di Torre Canne, una lunga e bella scogliera che si fregia della bandiera blu e una gastronomia capace di estasiare i palati più fini.
Fonte: www.gazzettadiparma.it