Da Edimburgo a Glasgow, tante novità per gli amanti dell’arte
Una rivalità sempre viva che ora si gioca a colpi di apertura di nuovi musei: da una parte Edimburgo, la capitale scozzese quieta ed elegante, dall’altra Glasgow la città post industriale che ha ritrovato forza e vitalità giocandosi il futuro sul terreno dell’offerta culturale.
Il mito di piccola Atene del Nord, Edimburgo l’ha sempre coltivato con abilità. Complice il fascino del Castello arroccato, una sorta di acropoli medievale e per quell’insieme unico ed omogeneo di edifici che ne fanno una delle più belle città neoclassiche d’Europa. Da qualche settimana, Edimburgo aggiunge una nuova attrazione alla già ricca offerta museale: la riapertura dopo tre anni di restauri del National Museum of Scotland. In Chambers Street hanno fatto le cose in grande: l’edificio vittoriano è stato completamente ristrutturato con una spesa complessiva di 47,4 milioni di sterline. Il pubblico ha ora a disposizione sedici nuove sale per un viaggio fra le meraviglie della natura, le culture del mondo, le nuove scoperte della scienza. Più di 8 mila oggetti hanno trovato spazio per la prima volta nelle nuove aree del museo che è uno dei più grandi del Regno Unito: in totale 20 mila reperti esposti in 36 sale. Fra le attrazioni maggiori, c’è la ricostruzione in scala reale di un Tyrannosaurus Rex e una collezione di mummie vecchie di tremila anni. Nelle prime settimane di apertura, gradimento del pubblico alle stelle, con 100 mila visitatori raggiunti già quindici giorni dopo il vernissage.
Ma prima della fine dell’anno, Edimburgo riserverà un’altra sorpresa ai visitatori. Dopo due anni di restauri il 30 novembre è annunciata la riapertura della Scottish National Portrait Gallery che avrà nuovi spazi, anche per le esposizioni temporanee.
Se Edimburgo si rinnova, Glasgow – l’eterna rivale – non poteva essere da meno e cala due assi che in termini di attrattiva turistica avranno un impatto altrettanto importante. A metà giugno ha aperto il Riverside Museum of Transport and Travel, in un nuovo edificio giudicato una delle migliori realizzazioni dell’archistar Zaha Hadid. Modelli di battelli a vapore e transatlantici , treni, tram, auto e motociclette storiche prima ospitati nel Museum of Transport, hanno ora una nuova casa nella zona del Waterfront, l’ex area industriale, portuale e cantieristica che si affaccia sulle rive del fiume Clyde. Una zona già riqualificata dalla presenza del Clyde Arc, in nuovo ponte inaugurato nel 2006, del Clyde Auditorium, soprannominato “l’Armadillo”, opera di Norman Foster. E soprattutto del Glasgow Science Centre con la scintillante Tower che dall’alto dei suoi 127 metri offre una delle migliori viste sulla città.
Ultimo botto di questo scintillante 2011 scozzese, è la riapertura a metà settembre dell’Hunterian Museum, sempre a Glasgow. Quello che è considerato il più vecchio museo pubblico scozzese – venne inaugurato nel 1807 - riapre con un nuovo allestimento permanente, The Antonine Wall: Rome’s final frontier che illustrerà il tema dell’interazione fra la civiltà romana e le popolazioni locali con l’esposizione della preziosa collezione di oggetti risalenti a 2000 anni fa, quando la Scozia era situata ai confini settentrionali dell’Impero Romano. Altre importanti attrazioni del rinnovato museo sono le mummie egiziane, la collezione di meteoriti e la Mackintosh House, la ricostruzione della casa dove abitò il famoso architetto e designer scozzese.
Informazioni utili
Turismo Scozzese
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