A poco più di un mese dall'apertura della mostra Van Gogh e il viaggio di Gauguin, in esposizione a Palazzo Ducale dal 12 novembre 2011 al 15 aprile 2012, il curatore, Marco Goldin racconta il percorso espositivo.
«Protagonista della mostra è il viaggio» spiega Goldin, che viene declinato sotto diversi aspetti, da quello esotico e geografico di Gauguin alla volta di Tahiti a quello più metafisico e interiore di Van Gogh, passando per le forme, gli spazi e i colori delle opere di Monet, Kandinsky, Hopper, Turner e Friedrich.
Se inizialmente si era parlato di un'ottantina di opere, adesso il numero è salito a 105, di cui sessanta quadri, dieci disegni, dodici lettere originali di Van Gogh, sedici illustrazioni e nove libri, entrambi proveniente dalla collezione Van Gogh.
Fiori all'occhiello della mostra sono l'Autoritratto su Cavalletto di Van Gogh, proveniente dal Van Gogh Museum di Amsterdam e la tela di Gauguin Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, lunga 4 metri, che viene prestata eccezionalmente dal Museum of Fine Arts di Boston. L'opera è uscita dal museo statunitense solo quattro volte in un secolo ed è la seconda volta che approda in Europa. «Per trasportarla oltre oceano è stato affittato appositamente un aereo cargo» spiega Goldin.
Proprio alle due celebri opere viene dedicato uno spazio speciale: il capolavoro di Gauguin verrà esposto in modo quasi cinematografico, al buio, nella sala più grande della mostra. La tela emergerà in tutta la luce dei suoi colori, mentre sul pavimento verranno proiettate frasi e parole di una lettera del pittore. L'Autoritratto di Van Gogh, invece, campeggerà al centro all'interno della Cappella dogale, appeso nel vuoto davanti a un pannello che schermerà l'altare.
L'ordine dell'esposizione, curata da Goldin, segue un percorso particolare. Si parte dalla Camera di Van Gogh, che viene ricostruita prendendo spunto dal celebre quadro dell'artista, in rappresentanza di un viaggio che nasce dall'interiorità, per proseguire con l'altra famosissima pittura dell'artista olandese, Le Scarpe.
I visitatori saranno poi trasportati nell'atmosfera di Tahiti, tra amache, bauli e tavolini. Qui troveranno la tela di Gauguin, dipinta durante il suo soggiorno sull'isola.
L'esposizione prosegue con una sala dedicata al viaggio americano con opere di Wyeth, di Homer e di De Staël, per passare alla pittura europea con quadri di Friedrich e Turner affiancati a un'opera del ben più moderno Rothko. Il percorso, oltre alle opere in mostra e alle installazioni, vede anche la presenza massiccia di lettere, tra cui anche quelle di Van Gogh al fratello Theo, con anche alcuni schizzi del pittore, oltre a disegni preparatori e libri.
Tra le sale, che per la mostra si arricchiranno anche degli spazi dedicati generalmente a book office e biglietteria, si incontrano anche i celebri quadri di Van Gogh, dipinti dalle finestre dell'ospedale psichiatrico di Saint-Rémy. In mostra anche la famosa tela di Van Gogh Campo di grano con corvi, nell'unica versione verticale esistente del dipinto. Si passa dunque a Monet, con le Ninfee, per rappresentare un viaggio diametralmente opposto a quello di Gauguin, che nasce non da un'esperienza geografico-spaziale, ma da un ortus conclusus, per arrivare alle tele di Kandinski.
A corredo della mostra, il cui costo complessivo, assicurazioni comprese, che in gran parte è stato spesato da sponsor privati «è più di 1 miliardo di euro», Goldin ha anche organizzato una serie di spettacoli di presentazione.
Lunedì 10 ottobre alle 20.45 presso il Teatro della Corte appuntamento con lo spettacolo Van Gogh e il viaggio di Gauguin, che tra parti recitative e musicali, mette in scena l'arte e la vicenda umana dei protagonisti. Le parti musicali della tappa genovese sono a cura della Filarmonica Veneta, mentre le storie, Aline e Paul e Il grano e l'onda, scritte dallo stesso Goldin che è anche il regista dello spettacolo, sono interpretate da Gilberto Colla, che dà voce e corpo a Vincent Van Gogh, Sandro Buzzati che interpreta Paul Gauguin e Angelica Leo, nei panni di Aline Gauguin, la figlia del pittore morta di polmonite a poco più di vent'anni. Lo spettacolo, a ingresso gratutito, fino a esaurimento posti, viene allestito in anteprima a Venezia, per poi approdare a Genova, Torino, Bologna, Milano e Verona.
A corredo dell'esposizione sono previsti anche numerosi laboratori per le scuole, studiati appositamente per fasce d'età, che lavoreranno da un lato sui colori, dall'altro sulle lettere di Van Gogh. Ogni laboratorio sarà condotto da Gilberto Colla.
Colla sarà anche protagonista ogni sabato e domenica mattina di un breve recital, che potrà essere seguito da quanti hanno acquistato il biglietto della mostra. «Abbiamo già ricevuto circa 23 mila prenotazioni - dice Goldin - ma la crisi economica pesa anche in questo settore. Preferisco non fare previsioni sul numero di visitatori, ma il pareggio di bilancio è altissimo (5 milioni di euro) e la mostra è un rischio, che però, non si poteva fare a meno di correre». ( Fonte: www.mentelocale.it)
Autore: Chiara Pieri