Agli amanti di Bacco che desiderano trascorrere un weekend diverso dal solito la Regione Piemonte regala una ricca scelta di itinerari suggestivi lungo i quali si snodano vigneti, cantine per la degustazione e luoghi caratteristici. Il Monferrato, in particolare, l'altopiano ondulato che dalle porte di Torino si spinge fin nel cuore dell'Alessandrino, è una delle zone vinicole più importanti d'Italia per condizioni geologiche e climatiche. I vini principali che vengono prodotti qui sono il Barbera del Monferrato, il Grignolino d’Asti, il Freisa e il Dolcetto. Ecco di seguito alcuni percorsi enoturistici per conoscere il Monferrato assaporando i suoi vini con il marchio Doc, di origine controllata, che certifica la zona di origine della raccolta delle uve vino.
Il primo itinerario consigliato è quello del Barbera del Monferrato e inizia da Castagnole Monferrato, dove si produce il Ruché, vitigno autoctono e il più raro tra quelli coltivati in questa zona. Le principali manifestazioni ogni anno sono la Castagna d’Oro, a luglio, la Vendemmia del Nonno e la Giornata del Tartufo, a ottobre. Si prosegue per Vignale Monferrato, principale centro di produzione della zona, sede anche dell’Enoteca regionale del Monferrato. L’itinerario si conclude poi attraversando San Giorgio Monferrato e Casale Monferrato, centri ricchi di cantine sociali e botteghe del vino.
Il percorso del Grignolino d’Asti inizia invece a Portacomaro, uno dei maggiori centri di produzione di questo vino, che qui trova la sua massima espressione. La città è inoltre sede del Consorzio di Tutela. Tra le manifestazioni da non perdere la Sagra del Caritin, i dolci tipici di Portacomaro, che si tiene ogni anno la seconda domenica dopo Pasqua. L’itinerario prosegue in direzione di Scurzolengo, dove da visitare ci sono le antiche Cantine Sant’Agata, attraversa Casorzo e giunge a Moncalvo, città che ospita a ottobre la Fiera del Tartufo.
Un’altra occasione di svago è offerta dall’itinerario del Fresia, tra le vigne di Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti, e le colline nei pressi di Torino. Da visitare sono Chieri, che ospita il Museo di Storia dell’Enologia e dove si trovano ottimi ristoranti e enoteche in cui degustare tra l’altro i tartufi della zona.
Da non perdere è la lunga Via del Dolcetto, la cui produzione Doc avviene in tre centri, Dogliani, Alba e Ovada. La prima è famosa per l’enoteca pubblica Bottega del Vino Dolcetto, situata nel Palazzo Comunale e per le sue numerose manifestazioni. Da visitare sono il Mercato dell’Antiquariato a marzo e dicembre e la Sagra del Dolcetto a settembre. L’itinerario prosegue attraversando Alba, indiscussa capitale delle Langhe, luogo di tradizione enogastronomica e sede di numerose cantine. La provincia cuneese si trova al centro della produzione, oltre che del Dolcetto, anche del Barolo e del Barbaresco, vini tra i più pregiati in Italia. La strada del vino Dolcetto termina a Ovada, vecchio possedimento ligure, noto per i tartufi e per i biscotti. Il primo weekend del mese di maggio si svolge la Fiera di Santa Croce, un vero e proprio bazaar di bancarelle che animano il centro. ( Fonte: www.intrage.it)
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