La passione in un calice, ma non solo. Il Roero, terra di mezzo tra le Langhe e il Monferrato, è quella parte di territorio piemontese che si estende alla sinistra del fiume Tanaro. Storica nella sua produzione di rosso, nel tempo ha consolidato una propensione verso bianchi di ottima qualità. Vino, tanto vino, adatto a tutti i gusti. Questa zona del cuneese, tuttavia, porta con sé anche il piacere della buona tavola, quella di qualità, in cui l’eccellenza è data da una «grattugiata» di tartufo o da un'«associazione» culianaria alla base della quale è sempre presente il miele. Il Roero albese, infatti, è noto per avere in sé il sacro fuoco della «caccia» al tartufo. Il «bianco» d’Alba è conosciuto in tutto il mondo: un prodotto raccolto sotto noccioleti, tigli e pioppi da settembre a gennaio, in grado di raggiungere cifre astronomiche, pari solo al piacere di gustarlo come elemento caratterizzante di una portata. Durante il resto dell’anno, comunque, non manca una grande quantità di tartufo nero (giugno, luglio e agosto sono i mesi migliori) e del «nero pregiato invernale» (da novembre a febbraio). Leader nel settore per quanto riguarda questo fungo apogeo (non si tratta di un tubero come molti pensano) è Tartuflanghe, azienda fondata a inizio anni '70 con sede attuale a Piobesi d’Alba. Pasta all’uovo con il 7% di tartufo, burro, sale, olio e aceto tartufato, cioccolato con praline di tartufo e la grande novità che sarà presentata a Cibus la settimana prossima: il caviale di tartufo. Sono solo alcuni dei tanti prodotti che bisognerà far propri per offrire agli ospiti un tocco di classe in più.
Dal tartufo al miele, altro alimento che caratterizza il Roero: tanti produttori, tanti alveari, tante occasioni per assaggiare una prelibatezza che è stata associata alle più diverse tipologie alimentari. Dall’antipasto al dessert: ogni momento è buono per qualche goccia di miele. Tra i maggiori produttori della zona, bisogna citare l’azienda Brezzo. Numeri importanti per la società con sede a Tre Rivi, frazione di Monteu Roero: 800 quintali di miele prodotto ogni anno e 1500 quintali invasettati, 1000 alveari di proprietà e 14 dipendenti nel periodo estivo e autunnale, quello di massima produzione. E proprio Monteu Roero è una di quelle località che non può mancare in un tour enogastronomico: non ha prezzo gustare un aperitivo a base di «riccioli» (stuzzichini dalla ricetta segreta dell’Enoteca «Rocca Rostia»), sorseggiando un buon bicchiere di Roero Arneis, con un panorama difficile da dimenticare, fatto di chiese ricche di commistioni architettoniche e «rocche» secolari. Ma il vino è e rimane la prima grande attrazione del territorio: la cooperativa dei Vignaioli Piemontesi è un’organizzazione di produttori che raccoglie 46 cantine, 4580 aziende agricole e 950.000 ettolitri di vino. Il Roero è un vino rosso che viene prodotto con uve Nebbiolo al 95-98% e Arneis dal 2 al 5%. Il Roero Arneis è ottenuto con uva proveniente dal vitigno omonimo. Tante sono le realtà che rendono eccellente la produzione del territorio: si passa dagli 80 ettari (di cui 35 nella sede centrale) della tenuta Carretta (che produce, tra le tante tipologie, la Favorita e il Cayega Roero Arneis -bianchi-, il Palazzo e il Bric Paradiso -rossi- per un totale di 300.000 bottiglie l’anno) all’azienda agricola Roagna a Priocca d’Alba, attività familiare da 10 ettari e 80.000 bottiglie: da assaggiare «L'Me», rosato fruttato e strutturato. Borgo caratteristico, Priocca: duemila abitanti, appartiene ai 22 comuni del Roero. Inserito in una zona di Nebbiolo e Barbera con il suo terreno argilloso e calcareo, merita una visita per la chiesa di Santo Stefano, il monumento bronzeo a Padre Pio e il cimitero di guerra, indice della tradizione di un popolo ricco di passione, rigorosamente a misura di calice .Pietro.
Il Roero è anche sinonimo di frutticoltura: si passa dalle pesche e le prugne di Priocca alle fragole di Monteu Roero. Una parte viene poi trasformata in confettura. Vivace per la confenzione, di qualità per il contenuto, merita una citazione l’azienda agricola Bajaj di Giovanni Moretti (Via Fornovo 4, Monteu Roero). I centri principali del Roero sono Canale e Bra: l’Hotel Cavalieri (Piazza Giovanni Arpino 37, Bra) è un albergo a quattro stelle in posizione centrale, in grado di permettere facilmente di raggiungere le diverse mete del vostro itinerario nel territorio. Nel prossimo finesettimana, si terrà a Priocca la quattordicesima fiera di primavera. Domenica 2 maggio, dalle 9 si comincerà con un’esposizione di Porsche. Poi spazio alla banda «La Montatese» e alla sfilata verso piazza Roma. Nel pomeriggio tanta musica. Monteu Roero è definita la culla della produzione dei vini del Roero a partire dal Roero Arneis docg. Il paese è circondato da quelle che sono definite «rocche»: veri e propri canyon ricchi di vegetazione che dividono colline a forma di scodella rovesciata.
Autore: Pietro Razzini
Fonte: www.gazzettadiparma.it