Il Settecento. L'eta' della veduta
Una ventina di dipinti, alcuni anche di grande dimensione, illustrano in mostra una delle svolte maggiori che la pittura dedicata al vero della natura ricordi. Per cui si è scelto di concentrare il capitolo riservato al Settecento su quel momento storico che è ovunque conosciuto come l’età della veduta. E gli artisti veneziani, prima di loro Gaspar van Wittel, sono al centro di questo percorso, e soprattutto, con la loro grazia e il loro grado di anticipazione del futuro, Canaletto, Bellotto e Guardi. Molte di queste opere provengono da musei americani e quindi si tratta di prestiti normalmente poco accessibili per il pubblico italiano, che si troverà a scoprire meraviglie per la prima volta.Il Bacino tra piazza San Marco e l’isola di San Giorgio molto spesso domina la scena, e specialmente in Canaletto. Con la sua nitidezza di visione, dovuta anche all’uso della camera ottica, apre a un mondo che l’occhio fino a quel momento pareva aver tenuto nascosto. Canaletto spacca la linea della pittura e sulla sua scia si porranno, pur con accenti diversi, Bellotto e Guardi. Quest’ultimo anticipando quasi alcune soluzioni che verranno poi riprese nel secolo successivo.