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Tele di noti artisti tra i quali il pittore napoletano Luca Giordano (1632-1705), il toscano Francesco Zuccarelli (1702-1788) e il fiammingo Pieter Mulier detto il Tempesta (1637 ca.-1701), occupano le pareti di eleganti e raffinati ambienti insieme a mobili di gran pregio, marmi, stucchi neoclassici, sculture e arazzi di produzione fiamminga del XV secolo.
Di grande interesse storico sono la Sala della Musica dove, nell'aprile 1935, si svolse la Conferenza di Stresa tra Mussolini, Laval e Mac Donald che avrebbe dovuto garantire la pace europea e la Sala di Napoleone che qui soggiornò accompagnato da Giuseppina Beauharnais (1797).
Terminata la visita alla dimora, si accede in quello che è considerato il più splendido e grandioso esempio di giardino barocco all'italiana. Molte le specie vegetali anche di provenienza esotica, tra le quali si aggirano in libertà pavoni bianchi dall'incantevole piumaggio.
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Articolato in dieci terrazze digradanti, è abbellito da vasche, fontane, prospettive architettoniche e una moltitudine di statue risalenti alla seconda metà del Seicento rappresentanti personificazioni di fiumi, stagioni e venti.
Molti di questi "ambienti" sono delimitati da muraglie e balaustre sulle quali ancor oggi si intuiscono i punti da cui sgorgavano zampilli, fontane, cascatelle e giochi d'acqua.
Il clima, particolarmente mite, ha permesso la crescita di una vegetazione ricca di varietà e specie che qui hanno trovato il loro habitat. Fra azalee e rododendri, spalliere di pompelmi e arance amare, orchidee e piante carnivore, spicca la sagoma di un grosso canforo di più di duecento anni. Le piante esotiche vengono riposte durante la stagione invernale nella serra ottocentesca, inserita nel percorso di visita. Le rifiniture ricorrenti da marzo a settembre non lasciano mai il giardino privo di fascino e di colore. ( Fonte: www.borromeoturismo.it)