GORIZIA: Così poco italiana nell'architettura, così legata all'Italia nella storia, Gorizia è sopravvissuta gloriosamente al muro che l'ha divisa in due dal 1947, alla guerra fredda e a quelle calde e recenti nei Balcani dirimpettai.
Per non parlare delle guerre feudali, comunali e Imperiali asburgiche.
Le sue nove vite sono presenti nel centro storico e nel suo monumento - fulcro, il Castello e il Borgo che lo circonda.
La guerra, quella Grande del '15- '18, ha lasciato ferite nel Borgo. Rimangono meraviglie come Casa Reschawer, tardo gotico veneziano, il seicentesco palazzo Formentini il suo museo d'arte, la chiesetta di Santo Spirito, trecentesca è molto civettuola.
E tutta la Mitteleuropa dei caffè e delle facciate dipinte e conservate con amore.
Il Castello mostra influenze veneziane nel Leone di San Marco del portale, ed è diviso in due Palazzi collegati, arredati con mobili d'epoca ( cinquecentesca) e dipinti.
Giù, nella vecchia Piazza del Mercato, c'è il Duomo, segnato ma non ucciso dai cannoni: forse, grazie ai buoni uffici lassù del Patriarca Popone ( XI secolo), è rimasta a noi la Cappella di Sant'Acazio, con affreschi gotici di fine '400.
AQUILEIA: Di quella che in epoca imperiale che Imperiale per la quarta Città d'Italia per grandezza importanza, capitale della Decima Regio Augustea, rimane solo ciò che si vede disseminato ai lati della statale 352. Proprio per questo contrasto è l'ingrediente principale del fascino che Aquilea, di fronte alla laguna di Grado, esercita su chi, abbandonata l'auto nei pressi del museo archeologico, cammini nelle campagne.
Fa sempre un certo effetto imbattersi in qualche sparuta colonna, segnale superstite di chissà quale tempio o magari dell'Antico Foro; oppure nelle gradinate circolari sepolte dall'erba, che 2000 anni fa costituivano l'ossatura dell'Anfiteatro.
O, ancora, nei plinti semisommersi su cui ora ormeggiavano le navi che risalivano il fiume Natissa. Gli Unni prima, i Longobardi poi, infine il tempo, si sono accaniti sulla Città, polverizzandone le vestigia e lasciando agli archeologi l'incarico di ricostruire un puzzle i cui esiti sono oggi mostra al museo: uno dei più interessanti del genere per la particolarità della sezione navale.
Il cammino continua e trova magnifico diversivo lungo le navate sopraelevate della Basilica dedicata ai santi Ermacora e Fortunato. Edificata in forme romanici- gotiche sui resti di un edificio religioso risalente al 313, anno dell'editto di Costantino, la chiesa si distingue per lo splendore dei mosaici pavimentali del IV secolo i più estesi del mondo occidentale.
CIVIDALE DEL FRIULI: Cividale ha il carattere e la grinta di una piccola e raffinata capitale. Non fosse lontana dalle solite rotte turistiche, sarebbe tappa obbligata per scoprire L'Italia. Non tanto e non solo per il Duomo sontuoso, per il museo archeologico ospitato in un palazzo del Palladio, per i vigneti che ne fanno uno dei luoghi più importanti della enologia europea. Il fatto è che quello che si trova a Cividale ha il dono dell'unicità e della scoperta. A cominciare dalla visione fantastica dell' ipogeo celtico, insieme di grotte e cunicoli ornati da mascheroni in pietra. O la collezione di sculture longobarde nel Museo Cristiano, unica in Italia. E soprattutto, a strapiombo sul fiume Natisone, il Tempietto Longobardo: una delle rarissime testimonianze di età carolingia, decorato all'esterno da un fregio di tralci di vite sovrastati da sei delicate Vergini, e all'interno da affreschi bizantineggianti. C'è molto altro da scovare a Cividale: ad esempio il Santuario di Castemonte, dove si trova una delle più belle collezioni italiane di ex voto, e le cantine aperte a visite, degustazioni e acquisti ( Tocai friulano, Sauvignon, Schioppettino, Picolit ...).
PROGRAMMA E QUOTE DI PARTECIPAZIONE:
Alloggeremo al Best Western Palace Hotel di Gorizia, situato nel centralissimo Corso Italia, con trattamento di pernottamento e prima colazione.
La due giorni prevede la visita di Aquileia, Cividale del Friuli e, ovviamente Gorizia. Ad accompagnarci Elbrich, guida professionista con l'hobby della scrittura.
La quota di partecipazione è di € 185,00 a persona in camera doppia e € 215,00 in camera singola.
La quota comprende il viaggio A/R da Lodi a Gorizia e tutti gli spostamenti in loco, il pernottamento con prima colazione presso il Best Western Palace Hotel di Gorizia, 1 pranzo oppure 1 cena, il servizio guida sia per il sabato che la domenica e il noleggio delle radioline audio guida, l'assicurazione medico sanitaria.