Delle tre isole dell’Arcipelago che fan parte del Parco Naturale Regionale di Porto Venere, la Palmaria è la più frequentata e conosciuta. Ogni anno le sue spiagge accolgono migliaia di bagnanti che la scelgono per la limpidezza delle acque che ne lambiscono i litorali.
La Palmaria ( che probabilmente deve l’origine del suo nome al termine “ Balma”= Grotta, piuttosto che alla presenza di palme nane) presenta interessanti valori paesistici, determinati anche dalle differenti caratteristiche orografiche dei suoi versanti: l’orientale, che scende gradatamente a mare coperto da una ricca vegetazione di tipo mediterraneo; l’occidentale, definito da ripide scogliere che raggiungono i 188 m di altitudine.
Per evidenziare le caratteristiche dell’isola ne forniamo una descrizione prendendo lo spunto da uno degli itinerari più interessanti.
La partenza avviene dal Terrizzo, punto di approdo dei traghetti, dal quale ci si dirige a levante verso la Batteria Fortificata Umberto I– oggi “ Fortezza del Mare”- costruita nel secolo scorso sotto l’Amministrazione sabauda del conte Cavour ed adibito a carcere fino agli anni ’50. Esso sorge sulla punta della Scuola e sovrasta Cala Schenello: dopo importanti lavori di restauro, eseguiti dal Comune di Porto Venere e dall’Amministrazione Provinciale della Spezia con il contributo della Comunità Europea, la “Fortezza del Mare” ospita Mostre tematiche, Convegni, spettacoli ed importanti eventi culturali.
Poco prima del Forte la strada si biforca e svoltando a destra, raggiunge il lato orientale dell’isola, quasi per nulla antropizzato, attraverso un sentiero che si snoda in mezzo a profumatissime ginestre, cisti dalle vivaci fioriture, orchidee selvatiche, mirti dall’aroma delicato ed altra piante dalla macchia mediterranea.
La strada raggiunge la Punta della Mariella, poi sovrasta la “ Grotta del Roccio” e l’insenatura del Pozzale dove si trovano alcune cave di “ portoro” , il caratteristico marmo pregiato nero con screziature chiare, attive fino a pochi anni fa. Da qui incomincia la salita verso il “ Capo dell’Isola” dove si aprono numerose piccole cavità (notevole la Grotta dei Colombi dove furono trovati resti umani ed animali risalenti al Neolitico ora ospitati presso il Museo Civico della Spezia) e poi verso la cima dell’Isola dove si trovano la Batteria del Semaforo ed il Forte Cavour.
La discesa si snoda tra Pini d’Aleppo e Pini marittimi fino a raggiungere la punta nord-occidentale dell’Isola in prossimità di una nicchia che un tempo ospitava il busto di Re Carlo Alberto, eretto in onore di una sua visita alle cave nel 1837. Di fronte, oltre lo stretto braccio di mare, si staglia con la sua inconfondibile sagoma la chiesetta di San Pietro, e sullo sfondo si ergono imponenti le parti le pareti calcaree di Muzzerone.
Accompagnati della visione unica del panorama della Case-torri che costituiscono l’indimenticabile “ palazzata a mare” di Porto Venere, ci si avvia a concludere il giro dell’Isola ritornando al Terrizzo da dove aveva avuto inizio l’itinerario.
PROGRAMMA DELL'ESCURSIONE
Sbarcati dal battello che ci ha traghettato da Portovenere, iniziamo il nostro cammino lungo la passeggiata che costeggia il lato orientale dell’isola passando tra alcune case e stabilimenti balneari fino a trovarci di fronte il promontorio dell'Arpaia dove si eleva la chiesetta di San Pietro di Porto Venere.
Da qui inizia la salita sul sentiero che, con splendide vedute panoramiche, guadagna decisamente quota con alcuni tratti ripidi ma brevi. Giunti alla sommità, possiamo intravedere i resti di alcune fortificazioni risalenti all’ultima guerra, ormai quasi totalmente invase dalla vegetazione. Arriviamo su una strada sterrata e, girando a destra, arriviamo al Centro di Educazione Ambientale (C.E.A.) ricavato nella Batteria Semaforo.
Siamo nel punto più alto della nostra escursione odierna a quota 186 m s.l.m, e una invitante area ci induce alla sosta per il pranzo. Iniziamo ora a scendere lungo un comodo sentiero. Questa parte del percorso offre scorci panoramici di notevole bellezza sulla vastità del mare aperto, sulle candide falesie e sulle isole minori. Ci lasciamo alle spalle il panorama dell'Isola del Tino e affrontiamo la discesa verso le cave del Pozzale. Qui veniva estratto il “marmo” Portoro, ma adesso è solamente regno incontrastato dei gabbiani reali che vi nidificano.
Siamo nuovamente a livello del mare e ci apprestiamo ad affrontare l’ultima salita di oggi, fino a raggiungere l'ex stazione telegrafica, in località il Roccio, considerata una delle terrazze più belle di tutta la Liguria. Proseguiamo lungo il sentiero a mezza costa fino a raggiungere l’imbocco di una strada sterrata che scende dolcemente costeggiando la parte dell'isola rivolta verso il Golfo della Spezia. Alla fine saremo nuovamente al Terrizzo, dove attenderemo il battello che ci riporterà a Portovenere.
CARATTERISTICHE TECNICHE ESCURSIONE
Tipo escursione: ad anello
Difficoltà: media - diversi saliscendi, talvolta ripidi.
Lunghezza: 9 km circa
Dislivello: +/- 305 metri circa
Punto più elevato: Il Semaforo 186 m.
Durata: 3,30 ore soste escluse
Pranzo: al sacco.
Cosa portare: scarponi da trekking collaudati e possibilmente alti alla caviglia, abbigliamento comodo per camminare, giacca impermeabile, zaino per escursioni giornaliere, bastoncini telescopici e borraccia.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
OPZIONE 1 ( CON TREKKING)
Comprensiva di
***** Viaggio A/R Lodi – Portovenere, Vettore Palestra Tours
***** Biglietto A/R Battello Porto Venere – Isola Palmaria
***** Escursione con Guida sull'Isola Palmaria
***** Assicurazione medico sanitaria
***** Sosta parcheggio pullman
***** Accompagnatore
L'escursione sarà coordinata e condotta dalla Associazione Guide Escursionistiche/ Ambientali Terre Emerse
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
OPZIONE 2 ( SENZA PARTECIPAZIONE AL TREKKING - GIORNATA LIBERA A PORTO VENERE)
€ 35,00
Prenotazioni e Informazioni
WhatsApp 348 6064817
CHIUSURA ISCRIZIONI: LUNEDI' 28 FEBBRAIO
ORGANIZZAZIONE CLUB ANDARE IN GIRO – GUIDE ESCURSIONITE TERRE EMERSE