Superata la stretta gola fra il ponte della Paglia e la Presa, dove iniziava l'antico acquedotto della val Bisagno, la vallata si allarga nei territori di Davagna e di Bargagli. Il Bisagno, il più importante corso d'acqua che attraversa la città di Genova, nasce dal Passo della Scoffera. Nel suo primo tratto alcuni testi lo denominano Bargaglino: il torrente attraversa appunto il territorio di Bargagli, rappresentando un confine naturale fra questo comune e quello di Davagna.
L'insediamento urbano del Comune di Bargagli si trova risalendo la Val Bisagno, lungo il fianco sinistro, sul ripido pendio della Croce di Bragalla, poco prima del tunnel per la val Fontanabuona. Il suo toponimo risalirebbe a quello del monte sul quale il paese è collocato.
La prima notizia su Bargagli si trova in un testo del 916 che cita la Pieve medievale di Santa Maria Assunta, situata al centro del borgo e nota nel 1001 come chiesa plebana unitamente alla cappella di San Lorenzo. Un altro documento antico, risalente al 1258, attesta l'esistenza d'una chiesetta in località Viganego, chiesa parrocchiale successivamente ingrandita nel 1615-19 e completamente ricostruita 1960-61, dedicata a Nostra Signora di Montallegro.
La presenza di numerosi muretti a secco a sostegno delle "fasce" testimonia la prevalente tradizione agricola del territorio. In passato, oltre all'agricoltura specializzata in prodotti ortofrutticoli, l'economia locale era incentrata sulla lavorazione della seta e dei velluti.
Oggi si sta affermando una nuova economia legata ad un turismo, attirato dai valori paesaggistici e naturalistici ancora intatti e dalla genuinità della cucina e dei prodotti locali, sapori sempre più rari nelle città.
Fonte: Sito Liguria Cultura
Dintorni genovesi: Bargagli
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