Tremila tegole di rame dorato: il simbolo di Innsbruck è un tetto d’oro quattrocentesco, il Golden Dachl, voluto da Massimiliano I per mostrare la propria potenza ai visitatori della città. Sono in effetti innumerevoli i viaggiatori – pellegrini, commercianti, diplomatici e artisti – di ogni epoca che hanno scelto come meta, o come luogo di sosta lungo la strada da e per la Germania, questo gioiello circondato da imponenti montagne; ma il turismo in senso moderno è nato solo nel XIX secolo, attirato dalla piacevole frescura estiva tipica della zona. Pur nelle dimensioni contenute, Innsbruck offre svariati monumenti da visitare fra i quali il castello di Ambras e i giardini reali, il Palazzo Imperiale e la Chiesa di Corte con le sue ventotto imponenti statue di bronzo a vegliare sul monumento funebre dell’imperatore.
All’antico è affiancato con grande maestria il moderno: nella centrale via Maria Teresa, pedonale, si apre senza conflitti architettonici l’entrata dell’iperlineare galleria commerciale (e sede del municipio) progettata da David Chipperfield, sovrastata da una terrazza con vista panoramica sulla città; trovano una loro dimensione anche il trampolino olimpico di Bergisel, creazione di Zaha Hadid, e le avveniristiche stazioni degli impianti di risalita.
Appagato l’occhio, anche gli altri sensi trovano motivi per rallegrarsi: per esempio con i seicento tipi di birra offerti dalle numerose birrerie e dai molti locali che producono le proprie birre artigianali, oppure con gli spettacoli estivi, fra cui il Festival della Danza, i Concerti Promenade dedicati alla musica dell’Impero Austro-ungarico, il New Orleans Festival Jazz o il Festival della musica antica.
Fra città e dintorni le attività fra le quali scegliere sono tante: escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo, golf, arrampicate, parapendio, rafting; utile al viaggiatore l’app gratuita scaricabile dal sito www.innsbruck.info, per Apple e Android, prodiga di informazioni e collegamenti.
Chi aspira a momenti più bucolici si può spostare sul vicino altopiano di Mieming e Tirol Mitte, la superficie pianeggiante più estesa e soleggiata del Tirolo, una sorta di oasi fra le vette. Qui, fra mucche amichevoli e distributori di uova fresche basati sulla fiducia (impensabili in Italia), si possono visitare in ameni tour ciclistici o scegliere per il soggiorno i cosiddetti «villaggi d’incanto», articolati sull’antica via del sale: sono piccoli o piccolissimi centri abitati il cui sviluppo si è arrestato quando le strade maestre sono diventate altre, perdendo in attualità ma acquistando in autenticità. Alcuni si trovano ai margini della città e sono facilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto urbani, altri invece si nascondono dietro a morbide colline o romantiche vallate; alcuni si fregiano dell’emblema olimpico, altri sono meno noti e proprio per questo ancora ricchi di un fascino semplice e genuino.
Infine da non perdere l’Abbazia di Stams, a circa nove chilometri da Mieming: monastero cistercense strettamente legato alla storia del Tirolo settentrionale e meridionale, fu costruito nel 1273 e in parte distrutto da un incendio nel 1593. Ampliato e sfarzosamente ristrutturato dopo il disastro, è oggi una perla del barocco tirolese e ospita, oltre agli ambienti dedicati allo spirito, un ristorante e un centro congressi, offrendo piaceri profani come la produzione di liquori e distillati di pregio, marmellate, pane e dolci fatti in casa.
Fonte: www.gazzettadiparma.it
NOTIZIE UTILI
Trattarsi bene: alpenresort Schwarz, cinque stelle dall’ottimo rapporto qualità/prezzo con centro wellness, piscine, lago artificiale e molto altro (www.schwarz.at); il vero espresso italiano a Innsbruck? Da La cantina (Sparkassenplatz 2, www.intermezzoitaliano.it)
Mangiare: ristorante Ottoburg, cucina tipica nella torre più antica di Innsbruck (Herzog-Friedrich-Strasse 1, www.ottoburg.at); Moos Alm, immerso nel verde fra un villaggio e l’altro (a Mieming, www.moosalm.at).
Info generali: www.innsbruck.info