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Slovenia, dolci profumi di Mitteleuropa - di Guido Bernardi
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Si passa da Pirano, bellissimo porto veneziano, a Lubiana, città deliziosa, della giusta dimensione: tra la metropoli e la città di provincia, abbastanza grande per offrire tutto ciò che può offrire una moderna capitale e abbastanza piccola da poter essere esplorata a piedi o, meglio, in bicicletta.
La linea costiera è brevissima: da Trieste a Portorose, con in mezzo Capodistria e Pirano, ma nasconde punti deliziosi e qualche interessante vestigia del passato.
Il luogo ideale per far da base alla scoperta della Slovenia può essere Pirano o ancor meglio Portorose, che gode di un microclima ideale, tanto che, ai primi del Novecento, era il rifugio invernale dell'aristocrazia austriaca che voleva fuggire dai rigori di Vienna. Qui sono i grandi alberghi, tra cui il bellissimo e monumentale Kempinski Palace, ristoranti e bar alla moda, ville circondate da grandi parchi e numerosi casinò.
Pirano è una piccola Venezia con persino una copia d’epoca, esatta, del campanile di San Marco, che la domina dall'alto di un colle. Il cuore della città è la settecentesca piazza Tartini che affaccia sul porto dei pescatori; le fanno corona calli e campielli, con facciate veneziane e antichi, marmorei pozzi per l'acqua.
Le altre meraviglie da scoprire sono le saline di Secovlje, parte di un parco naturale di 721 ettari e sfruttate da millenni prima dai romani, poi dai veneziani. Da vedere anche il lago di Bled, un lago alpino dalle acque trasparenti che sembra uscito da un film di fiabe: con tanto di isola con romantica chiesetta, merlato castello medievale e foresta di abeti che lo circondano.
«Last but not least» le grotte carsiche di Postumia, fra le più grandi e belle del mondo, a circa mezz’ora d’auto da Portorose.
Ma la Slovenia va vissuta nei paesini, sui monti, nelle numerosissime terme, nei ristorantini fra i boschi, un mondo che sembra lontano mille miglia ed è a due passi. ( Fonte: www.gazzettadiparma.it)
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