LA' DOVE MI SPINGE IL CUORE: CASTELLI, STREGHE E TRENINI A VAPORE. VIAGGIO SUI MONTI HARZ, IN GERMANIA

Visitate Wernigerode, con il suo Castello; le stupende (e tutelate dall’UNESCO) Miniere del Rammelsberg, a Goslar, e il grappolo di case con facciate a graticcio della cittadina; e i viali acciottolati di Quedlinburg, un altro sito Patrimonio dell’Umanità con una straordinaria fortezza del X secolo. Salite a bordo di treni vecchissimi – il Massiccio dello Harz e le sue gole hanno ferrovie ineccepibili. La Brockenbahn arranca fino alla cima del Brocken (1141 m), la vetta più alta della catena, dove le streghe facevano i loro sabba, e che veniva usata come osservatorio dai sovietici durante la Guerra Fredda; le vedute – delle vette dei dintorni, del vapore della locomotiva che si addensa nell’aria cristallina – sono mozzafiato. Uscendo da Quedlinburg, la nostalgica ferrovia della Valle del Selke si immette, spettacolare, nello Harz.

I monti dello Harz, gli unici rilievi di una certa importanza della Germania settentrionale, non offrono di certo gli spettacolari paesaggi delle catene alpine, ma compensano tale limite con la loro suggestiva atmosfera e accessibilità. In questa vasta regione che si estende a cavallo di tre Länder (Bassa Sassonia, Sassonia-Anhalt e Turingia) si nascondono alcuni dei borghi più antichi e caratteristici della Germania, come Goslar e Quedlinburg. L’Altstadt della prima è cinta da una fatiscente cinta muraria e percorsa da vie medievali acciottolate su cui si affacciano minuscole case abitate un tempo da minatori, mentre la seconda è celebre per i suoi edifici a graticcio storti e incredibilmente pittoreschi. Chi le visita è invogliato a fermarsi dalla loro atmosfera molto accogliente. La star della regione, però, che mette d’accordo tutti e fa la gioia degli appassionati di fotografia è Wernigerode, con il suo fiabesco castello, punto di partenza di un treno a vapore che porta in cima al Brocken (1142 m), la vetta più alta dello Harz. 

Con l’arrivo dell’inverno, la rete di sentieri escursionistici e ciclabili trasforma la regione in una destinazione molto appetibile per gli appassionati di sci di fondo. In qualsiasi stagione, state attenti alle streghe – specialmente in occasione della Walpurgisnacht, quando una folla scatenata sale su per le pendici del Brocken. 

Bad Harzburg

Situata a poca distanza verso est da Goslar, tra bassi crinali montuosi, Bad Harzburg è una tranquilla cittadina termale attraversata dalla strada principale che conduce nella regione montuosa. Ai tempi della DDR era una rinomata località di villeggiatura e resta una meta molto amata per le proprietà curative delle sue acque termali e la tranquillità della sua posizione, fuori dai confini occidentali del Nationalpark Harz, percorso da una fitta rete di sentieri ben tenuti che offrono bellissime vedute dei pittoreschi paesaggi della regione. 

Brocken e Torf haus

Per quanto il Nationalpark Harz offra paesaggi ed escursioni più panoramici, il Brocken, la montagna più alta della Germania settentrionale, comunque modesta con i suoi 1142 m, esercita un grandissimo richiamo. Il 30 aprile, in occasione della Walpurgisnacht, la popolare Notte delle Streghe, arrivano partecipanti anche da molto lontano travestiti da streghe, oppure con i costumi più bizzarri, per scalare il Brocken seguendo una tradizione centenaria... solo che oggi al posto delle scope sono armate di birra e di casse Bluetooth. Esistono diversi sentieri per raggiungere la vetta, ma il Goetheweg (8,8 km), che parte da Torfhaus, è il più facile e il più popolare fra quelli che partono dallo Harz occidentale. 

Il Brocken, la vetta più alta della Germania settentrionale

Negli anni dal 1945 al 1989, quando la regione dello Harz era uno dei fronti della Guerra Fredda e i sovietici usavano le pendici del Brocken come base militare, soltanto disponendo di un nulla osta speciale ci si poteva avvicinare alla vetta. Oggi il Brocken non è più off-limits per tedeschi e stranieri che possono raggiungerne la cima, con i suoi 1142 m la più imponente della Germania settentrionale, salendo a piedi oppure a bordo dello Harzer Schmalspurbahnen, il treno a vapore. Sono molte le persone che compiono l’ascensione in giornata o nell’ambito di un weekend venendo da Berlino o Hannover. Il Goetheweg, il sentiero che sale su per le pendici del Brocken, costeggia la linea ferroviaria e attraversa un’umida brughiera per raggiungere infine la vetta, spazzata dai venti, da cui la vista spazia sulla valle sottostante.

Goslar

Una delle destinazioni più visitate dello Harz è la graziosa Goslar, famosa per la sua bellissima Altstadt, che conserva significative sezioni della cinta muraria medievale e le porte ancora intatte, e per le vicine miniere del Rammelsberg, Patrimonio UNESCO. Fondata da Enrico I nel 922, inizialmente Goslar fu un importante centro per l’estrazione dell’argento. Il suo Kaiserpfalz (Palazzo imperiale) fu la residenza dei sovrani di Sassonia dal 1005 al 1219. La cittadina visse un secondo periodo di prosperità nel XIV e XV secolo, finché, nel 1552, non perse i diritti minerari in favore del ducato di Braunschweig. Avviatasi verso un lento declino, nel 1802 entrò a fare parte della Prussia. Dopo la seconda guerra mondiale, Goslar divenne il centro più importante a occidente del confine tra Est e Ovest che tagliava in due lo Harz. 

Una delle attività più piacevoli a Goslar è andare a passeggio lungo le antiche stradine che si snodano intorno al Markt. Nella piazza si ammira l’Hotel Kaiserworth, costruito nel 1494 come sede della corporazione dei tessitori, la cui facciata arancione è ornata da statue quasi a grandezza naturale. La fontana del mercato, che celebra Goslar come libera città imperiale, risale al XIII secolo. Di fronte al Rathaus campeggia il Glockenspiel, un orologio che suona quattro volte al giorno (alle 9, 12, 15 e 18), con un carillon animato da scene dell’attività mineraria nella zona. 

Quedlinburg

In una fertile pianura che si estende all’estremità settentrionale del Massiccio dello Harz sorge Quedlinburg, la più spettacolare fra le cittadine storiche di questa regione, dichiarata dall’UNESCO sito Patrimonio dell’Umanità. Ben 1400 Fachwerkhäuser (case a graticcio) plurisecolari si affacciano sulle stradine lastricate di questo piccolo centro, che vanta anche una Marktplatz conservatasi splendidamente.

Nel X secolo per un breve periodo il Reich fu governato da qui da due donne, Teofania e Adelaide, che si succedettero come reggenti quando salì al trono il re-bambino Ottone III. La storia stessa di Quedlinburg è strettamente legata alla Frauenstift, una fondazione medievale per le vedove e le figlie dei nobili che godeva della protezione diretta dell’imperatore. 

Ricca com’è di edifici storici, Quedlinburg è una di quelle cittadine in cui è bellissimo anche solo passeggiare per le strade lasciandosi avvolgere dalla loro atmosfera. Il Rathaus domina il Markt, in cui campeggia la statua del cavaliere Roland del 1426. Subito alle spalle del Rathaus sorge la Marktkirche Sankt Benedikti, e nei pressi, in Breite Strasse 39, la Gildehaus zur Rose. A pochi passi dal Markt c’è il minuscolo Schuhhof, il cortile dei calzolai, con persiane e porte a due pannelli, come nelle antiche botteghe. L’Alter Klopstock, in Stieg 28, ha le travi lavorate tipiche delle case a graticcio costruite nella città nel XVI secolo. 

Da Stieg 28 (subito a nord dello Schuhhof ), a pochi passi in direzione nord lungo Pölle troverete lo Zwischen den Städten, l’antico ponte che collega la città vecchia con Neustadt, la città ‘nuova’, sviluppatasi a ridosso delle mura verso il 1200, con l’arrivo dei contadini che sfuggivano ai conflitti tra feudatari per il possesso delle terre agricole. Oggi dietro la facciata rinascimentale, la torre e i frontoni in pietra della Hagensches Freihaus si trova l’Hotel Quedlinburger Stadtschloss. In questa parte della città, molte case hanno alti passaggi a volta e cortili punteggiati di piccionaie. Due altri edifici degni di nota sono l’Hotel zur Goldenen Sonne, in Steinweg 11, e Zur Börse, al n. 23. 

Wernigerode

Situata all’estremità settentrionale del Massiccio dello Harz, Wernigerode è una cittadina bella e animata, nonché ottima base di partenza per esplorare le aree orientali del parco nazionale dello Harz. Dedicatele una giornata e, se potete, fermatevi anche a dormire. 

Ai lati delle stradine tortuose dell’Altstadt sorgono case a graticcio dalle facciate colorate, sulle quali incombe un romantico castello ducale del XII secolo. Wernigerode è il capolinea settentrionale della Harzquerbahn, la linea ferroviaria a scartamento ridotto della regione, lungo la quale da quasi un secolo sbuffano treni a vapore; da qui parte anche la linea che porta in cima al Brocken.

Wernigerode è il principale centro urbano della parte centrale dello Harz, un tempo appartenente alla DDR, anche se oggi solo un osservatore estremamente attento può notare le tracce storiche, architettoniche o sociali di quel periodo. 

Castello di Wernigerode 

Costruito nel XII secolo per proteggere gli imperatori durante le battute di caccia, lo Schloss Wernigerode venne poi ampliato e rimaneggiato in base al gusto tardo-gotico e rinascimentale dei secoli successivi. La sua fiabesca facciata si deve al conte Otto zu Stolberg-Wernigerode, che la fece realizzare nel XIX secolo. Il complesso ospita un museo dove, oltre a ritratti dei Kaiser, potrete vedere splendide sale rivestite di pannelli di legno e arredate con mobili d’epoca originali, l’opulenta Festsaal (Sala dei Banchetti) e la straordinaria Schlosskirche (1880), la chiesa con l’altare e il pulpito in marmo francese. Il castello si può raggiungere a piedi (1,5 km) oppure con il trenino turistico Bimmelbahn che parte da Marktstrasse. In estate ci sono carretti trainati da cavalli che partono da Marktplatz. 

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